Napoli, Asl chiede la chiusura del Pareo Park: «Le acque delle piscine erano contaminate»

Napoli, Asl chiede la chiusura del Pareo Park: «Le acque delle piscine erano contaminate»
«Le acque delle piscine non erano balneabili». L’analisi delle acque del Pareo Park di Giugliano, dove 3 giorni si era verificata la strana epidemia di...

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«Le acque delle piscine non erano balneabili». L’analisi delle acque del Pareo Park di Giugliano, dove 3 giorni si era verificata la strana epidemia di eruzioni cutanee ai piedi dei tanti bambini che avevano frequentato una delle piscine nella prima apertura di stagione, ha dato risultati positivi per la presenza di batteri e inquinanti chimici rilevati dai tecnici e dalle analisi eseguite dalla Asl Napoli 2 nord e dall'Arpac. In un caso si registrano valori di batteri decine di volte superiori alla norma. I livelli di tali sostanze impediscono la balneazione. "Tutti i prelievi delle acque sono stati effettuati alla presenza della controparte nella giornata di lunedì mattina" dicono fonti della Asl. 


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Il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria Napoli 2 Nord ha pertanto immediatamente trasmesso il proprio parere tecnico al Sindaco di Giugliano in Campania ed alle autorità competenti, chiedendo la chiusura della struttura in attesa dei risultati di nuovi prelievi che saranno immediatamente effettuati. La problematica rilavata dalla Asl si è evidenziata tra l'altro in tutte le piscine della struttura e anche nei condotti di approvvigionamento. Il personale dell’Asl Napoli 2 Nord è impegnato sin dal pomeriggio di domenica 23 giugno nella gestione della vicenda sia da un punto di vista dei soccorsi ai bambini, sia da un punto di vista delle analisi delle acque. Già nella serata di domenica i tecnici del Servizio Igiene e Ambiente dell’Asl diretto da Luigi Castellone aveva effettuato sopralluoghi e verbalizzato le dichiarazioni dei gestori circa la corretta gestione dell’impianto. 

La società che gestisce il Pareo Park è tenuta, per legge, ad osservare il sistema degli autocontrolli, rivolgendosi a laboratori privati per valutare la qualità delle acque di balneazione. Controlli che come più volte dichiarato sarebbero stati effettuati ogni due ore e tutte con esito negativo sulla presenza di fattori sfavorenti la balenazione. I primi risultati dei rilievi della Asl hanno invece dato risultati diversi. La proprietà dell'impianto, va detto, sinora ha attivamente collaborato con le autorità sanitarie intervenute per venire a capo di una situazione di paura e incertezza che li penalizza in maniera drastica oltre a comportare un rischio sanitario concretizzatosi anche nelle quelle strane lesioni ai piedi dei bambini e bagnanti ma registrati solo in una delle vasche. Questa era rimasta cautelativamente chiusa negli ultimi giorni.


Ora è imminente la sospensione delle attività in tutta la struttura. La richiesta della Asl al sindaco, in tal senso, è già partita. Va comunque chiarito che nonostante la presenza di concentrazioni anomale di batteri nelle acque il fenomeno delle bolle ai piedi non sarebbe ascrivibile a questa causa in quanto, spiegano gli igienisti, ogni infezione ha bisogno di un periodo di incubazione. Molto più verosibile invece, l'utilizzo di detergenti e disinfettanti in quantità eccessive, come pure sarebbe rilevabile ina lcuni parametri, che hanno svolto una funzione irritante sulla cute.  Va anche ricordato che più volte, da parte dei titolare di pareo Park, è stato ribadito che i controlli sono stati regolarmente effettuati ogni due ore e che tali controlli avevano dato sempre risultati negativi. Si è anche parlato di sabotaggio per cui tutte le ipotesi e le piste restano aperte. Oltre l'Arpac intervenuta domenica è al lavoro l'autorità giudiziaria chiamata a fare luce sull'origine si quanto accaduto. La stagione per il Sea park potrebbe essere a questo punto seriamente a rischio. 
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Il Messaggero