Quando riaprono le palestre? Se lo chiedono in tanti alla vigilia della Fase 2 dell'emergenza Coronavirus e finalmente dal governo arriva un segnale: l'obiettivo, ha detto...
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L'impresa non è facile: come garantire le distanze in ambienti solitamente affollati e a volte neanche troppo spaziosi? Potranno riaprire solo i centri più grandi? E che ne sarà delle piccole palestre che rappresentano la maggioranza soprattutto nei centri delle grandi città?
«Stiamo lavorando al protocollo per la riapertura delle palestre, dei centri danza e di tutti i centri sportivi del territorio, lo sottoporremo quanto prima al Comitato tecnico-scientifico, perché a maggio vorrei tanto che riaprissero in sicurezza anche questi altri centri, insieme ovviamente a tutti gli sport di squadra, al calcio e a tutti gli altri», ha detto in tv Spadafora aprendo uno spiraglio sul riavvio dello sport di base.
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«Gradualmente - ha spiegato il ministro - dobbiamo consentire a tutti di tornare all'attività e le strutture più piccole, che magari non avranno le risorse per potersi mettere in regola per tutte le misure sanitarie dovranno essere aiutate da un fondo che io sto creando nel decreto di aprile che nei prossimi giorni ci auguriamo di approvare nel consiglio dei Ministri».
«Tutti vogliono tornare a fare sport e non soltanto gli atleti di rilevanza nazionale: ci arriveremo un po' alla volta, dobbiamo procedere per scaglioni. Spero che da qui a fine maggio, settimana dopo settimana, si possano riaprire tutti i settori in sicurezza», ha concluso il ministro.
Spadafora ha poi ribadito i pagamenti dei bonus per i collaboratori sportivi: «Da ieri abbiamo iniziato i 7.300 bonifici, ovviamente sono state 'bonificate' tutte le pratiche risultate corrette e complete, dunque è probabile che chi non ha ancora completato la pratica verrà pagato nel momento successivo. Per tutti quelli che hanno fatto domanda, indipendentemente dal reddito dello scorso anno, abbiamo trovato risorse per finanziare ed erogare il contributo per tutti i lavoratori sportivi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero