Il padre di Mimmo Lucano sta morendo, lui non può andare a Riace a trovarlo: lettera a Mattarella

Una petizione al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché intervenga «urgentemente» per consentire a Mimmo Lucano «di poter tornare nel...

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Una petizione al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché intervenga «urgentemente» per consentire a Mimmo Lucano «di poter tornare nel comune di Riace» per un ultimo saluto all'anziano padre malato. A lanciarla, via Facebook, il 'Comitato undici giugnò, nato a sostegno di Lucano e del progetto Riace.


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Nella petizione si ricorda come Lucano, già sindaco di Riace per tre mandati consecutivi, «dal 4 ottobre 2018, a seguito della richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri (RC), è stato sottoposto a misure cautelari restrittive della libertà personale, ovvero agli arresti domiciliari prima ed al divieto di dimora nel comune di Riace (RC) poi, misura quest'ultima ancora efficace».



Il Comitato sottolinea come a «marzo 2019, a seguito del ricorso presentato dagli avvocati difensori di Lucano, si è pronunciata la Suprema Corte di Cassazione che, in buona sostanza, ha ritenuto insussistenti le ragioni che hanno portato all'applicazione della misura restrittiva della libertà personale».

Alla luce di tutto questo Lucano «risulta oggetto di un esilio politico non giustificato da alcuna ragione giuridica». «Atteso che in questi giorni, l'anziano padre di Domenico Lucano, Roberto, 93enne, sta trascorrendo quelli che potrebbero essere i suoi ultimi giorni di vita visto il notevole aggravamento della propria situazione di salute (affetto da una grave forma di leucemia è stato colpito anche da un infarto) nella propria abitazione di Riace ove il figlio, Domenico, non può recarsi neanche per una breve visita».


In considerazione di tutto questo «ci appelliamo alla Sua sensibilità ed ad un gesto umanitario, per dare la possibilità a Domenico Lucano - si legge nella conclusione della petizione - ed al padre di potersi salutare con serenità dentro le mura della loro casa. A tal fine chiediamo il Suo intervento affinché, con qualunque strumento a Sua disposizione e considerata la Sua posizione di Garante dei diritti costituzionali, si consenta a Domenico Lucano di poter tornare nel comune di Riace a far visita ed assistere il proprio anziano padre».
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Il Messaggero