Zona rossa: operai licenziati e senza stipendio

Zona rossa: operai licenziati e senza stipendio
«Che Natale può essere? Sono in permesso non retribuito dal 14 agosto, senza stipendio da allora, con la prospettiva di restare definitivamente a casa il 15 gennaio,...

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«Che Natale può essere? Sono in permesso non retribuito dal 14 agosto, senza stipendio da allora, con la prospettiva di restare definitivamente a casa il 15 gennaio, ho una figlia di 17 anni e fortunatamente dei risparmi, ma non possiamo andare avanti così ancora per molto». C'è amarezza e disillusione nelle parole di Marco Trucco, il portavoce del comitato lavoratori della zona rossa di ponte Morandi.


GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI
Insieme ad altre 18 persone si trova nella condizione di non poter accedere ad alcun tipo di ammortizzatore sociale secondo la formulazione della legge di conversione del decreto Genova perché i titolari delle loro aziende, Piccardo e Vergano (rivendita di materiale edile) e Lamparelli (un'autorimessa), hanno deciso di chiudere. Quest'ultima proprio domani, a quattro mesi esatti dal crollo del ponte. Le altre a gennaio. «Il nostro titolare sabato cederà l'area alla struttura commissariale per la demolizione - racconta Trucco, che lavorava come tecnico venditore per la Piccardo - quindi ci dovrà licenziare per forza».
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Il Messaggero