Era incapace di intendere e di volere l'uomo che ha ucciso la propria vicina perché preso di mira dalle parolacce del pappagallo. «L'imputato non sta...
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Uccise la vicina di casa per le parolacce del pappagallo molesto, il pm chiede l'ergastolo
Gli avvocati Fabio Pili e Luigi Porcella hanno sposato in toto l'esito della consulenza di parte, che aveva accertato il totale vizio di mente dell'imputato. La Corte d'assise, presieduta da Giovanni Massidda (a latere Giorgio Altieri), aveva invece stabilito la semi-incapacità di Frailis, risultato però contestato dal pm De Angelis secondo il quale l'uomo è stato in grado di «manipolare» e «mistificare» la sua condizione davanti agli psichiatri per sfuggire alle sue responsabilità. Il processo riprende il 3 aprile con le repliche, quindi la Corte emetterà la sentenza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero