Classe 1909, nonna Teresa spegne le sue (prime) 110 candeline

Classe 1909, nonna Teresa spegne le sue (prime) 110 candeline
Festa grande oggi per Teresa Bovo che ieri - 22 aprile - ha raggiunto l'eccezionale età di 110 anni. Il parroco di Pianiga, don Alberto Baldan, ha detto messa...

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Festa grande oggi per Teresa Bovo che ieri - 22 aprile - ha raggiunto l'eccezionale età di 110 anni. Il parroco di Pianiga, don Alberto Baldan, ha detto messa presso la sua abitazione in via Cavin Maggiore, dove risiede col figlio Sergio.


Le sue 110 primavere la rendono la persona più anziana della provincia e la seconda assoluta in Veneto (al primo posto sarebbe una donna che ha già compiuto i 110 anni) e diciottesima di tutta Italia.

Nata a Villanova di Camposampiero (Pd), Teresa vive nel Veneziano, a Pianiga, praticamente da sempre. Sposata Calzavara, rimasta vedova nel 1985. Ha accanto tre figli: Sergio, Emilio e Bertilla. I parroci precedenti, don Giuseppe e don Luigi, le hanno l'uno telefonato, l'altro visitata per farle gli auguri. Moltissime le chiamate, soprattutto dei pianighesi. Oggì interverrà alla festa anche il sindaco di Pianiga, Federico Calzavara.



Di lei parlano con una dolcezza e amore infiniti la figlia Bertilla e la nipote Isabella, da lei cresciuta come una figlia dopo la morte della nuora quando la nipote di Teresa  aveva solo 18 anni. 

«Sa a memoria tutte le preghiere del mondo dice Bertilla - Tante altre cose non se le ricorda, ma le preghiere le sa tutte. Di salute sta benissimo, anche se dorme molto e comincia a perdere un po' di lucidità». E prosegue: «Sono felicissima del traguardo raggiunto da mia mamma, le voglio un bene dell'anima. E' sempre stata buonissima, io dico che è per quello che ha vissuto tanti anni: mai arrabbiata, sempre paziente, un carattere calmo e sereno e una fede semplice e salda che l'ha sempre accompagnata ad affrontare la vita e il dolore nel migliore dei modi, nonostante abbia sempre lavorato tanto nei campi».

Anche Isabella si emoziona raccontando di come nonna Teresa si sia presa cura di lei. «Non è da tutti», sottolinea. Con figli, nipoti, vicini di casa, tutto il paese si unisce alla festa per la sua concittadina di ferro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero