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No vax, è allarme sul web: «Utenti raddoppiati». Dai falsi Green pass al dissenso organizzato, sui social e sulle App di messaggistica si nasconde una vera e propria 'regia no-vax': si tratta di gruppi organizzati per insinuare il seme del dubbio, creare convinzioni antiscientifiche e complottistiche e addirittura organizzare un commercio di falsi Green Pass sfruttando Telegram. È quanto emerge dal secondo rapporto su Fake news e Vaccinazione Covid-19, realizzato dalla Fondazione Mesit (Medicina sociale e innovazione tecnologica).
Mattarella: «Troppo risalto mediatico ai No vax»
«La prima difesa dal virus è stata la fiducia della stragrande maggioranza degli italiani nella scienza, nella medicina. Vi si è affiancata quella nelle istituzioni, con la sostanziale, ordinata adesione a quanto indicato nelle varie fasi dell'emergenza dai responsabili, ai diversi livelli. Le poche eccezioni - alle quali è stato forse dato uno sproporzionato risalto mediatico - non scalfiscono in alcun modo l'esemplare condotta della quasi totalità degli italiani». lo ha detto il presidente Sergio Mattarella in un passaggio del suo discorso alle Alte cariche dello Stato.
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Fake news e Vaccinazione Covid-19
Secondo il report, in particolare sono più che raddoppiati gli utenti no-vax in sei mesi. Lo studio certifica infatti una crescita dell'interesse sui social e le varie App, soprattutto di quanti sono contrari alle vaccinazioni. In particolare, a fine novembre 2021 (solo su Facebook e Telegram) sono stati rilevati oltre 1,2 milioni di utenti che seguono pagine, canali o gruppi a tema vaccini. Di questi, il 58% - ovvero 703mila utenti - segue canali di diffusione di teorie dichiaratamente no-vax.
Lo studio, realizzato in collaborazione con l'Eehta del Ceis di Tor Vergata, il Crispel - Università di Roma Tre e Reputation Manager, e presentato durante l'annuale convegno del network PreSa dal titolo 'Disinformazione pandemica. Le nuove sfide per l'informazione globalè, svela che dietro l'infodemia legata al Covid-19 si nasconde spesso «una regia attenta e specializzata, che sta manipolando le opinioni di migliaia di utenti». «A dir poco inquietante - evidenzia il report - è lo scenario che si nasconde dietro il tema Green pass, con 877mila utenti attivi in pagine, gruppi o canali a tema certificazione verde, il 97% dei quali segue canali con orientamento contrario al Green Pass (850 mila)». Lo studio mette in luce come la principale piattaforma di comunicazione dei no Green pass si conferma essere Telegram, che in Italia ospita 660mila utenti contrari al certificato, mentre sono 190mila su Facebook. Sono 49 i canali o gruppi Telegram contrari al Green pass e quasi uno su due (45%) si occupa di vendere certificati falsi. Un canale/gruppo su tre, invece, si occupa di organizzare manifestazioni e proteste (29%). Non mancano un 8% di canali che segnalano locali, ristoranti o esercizi commerciali che non chiedono il Green pass. Un restante 6% di questi canali è invece gestito da studenti.
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Il Messaggero