No vax violenti, frasi choc nelle chat: «Un drone col tritolo sul Parlamento»

«Ho le istruzioni per costruire detonatori da remoto». E ancora, ipotesi di attentati sul Parlamento con «un piccolo drone pilotato con 500 grammi di...

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«Ho le istruzioni per costruire detonatori da remoto». E ancora, ipotesi di attentati sul Parlamento con «un piccolo drone pilotato con 500 grammi di tritolo», scambio di presunti indirizzi sull'appartamento di Mario Draghi e aiuti-tutorial per costruire e reperire armi. È lo scenario davanti al quale si sono trovati la Digos e dalla Polizia Postale durante le perquisizioni scattate all'alba a Milano, Bergamo, Roma, Venezia, Padova e Reggio Emilia contro una chat di No vax violenti su Telegram nella quale si trovavano cinque donne e tre uomini che si facevano chiamare i «guerrieri». Organizzavano e ideavano violenze in cortei previsti per l'11 e il 12 settembre a Roma. 

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«Un drone sul Parlamento»

«Basta un piccolo drone, pilotato a distanza da uno dei tetti di Roma - si legge nelle chat -. Un 500 grammi di tritolo e lo lasci cadere durante la seduta del Parlamento. Non resterà nessuna prova e farà il suo effetto». Tra di loro si scambiano anche informazioni sul presunto indirizzo dell'appartamento del premier Mario Draghi. Ma i progetti di disordine e violenza non si fermano qui: «I giornalisti saranno i primi ad andarsene. Se in lontananza, nascosti vedete i furgoni delle tv private o pubbliche, dategli fuoco. Una molotov, dategli fuoco. O con loro dentro o vuoto il furgone, dovete dargli fuoco. Non voglio vedere giornalisti, quanta gente che hanno fatto fuori, quanta gente ragazzi. Quanti dei nostri vecchi hanno fatto fuori».

Le conversazioni dei violenti

Non si tratterebbero però di un progetto ma di farneticazioni, definite dagli inquirenti «puro odio delirante». I No Vax del canale Telegram incriminato erano anche convinti che i parlamentari non siano davvero vaccinati ma che, «ben consapevoli di un esperimento di ingegneria genetica in atto, si sarebbero fatti inoculare solo una soluzione fisiologica». 

Le pistole con lo spray al peperoncino e le antenne 5g

Nelle conversazioni si scambiavano anche foto e immagini di pistole con spray al peperoncino: «È perfettamente legale, più precisa e meno dispersiva del classico spray. Se anche hanno i caschi, basta un piccolo spruzzo che passa sotto la visiera e sono fott... Acciecati per almeno mezz'ora. L'ho usata e funziona alla grande. La pistola costa meno di 50 euro, le ricariche si trovano su internet». Le loro mire "espansionistiche" erano su tutta Europa: «Organizzeremo un'azione simultanea in maniera tale da prenderci le capitali nello stesso momento. Il resto d'Europa sarà un effetto domino».

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E ancora: «Dobbiamo bruciare le antenne 5g come hanno fatto in India. Basta avere la mira giusta dalla distanza. Se ne possono mettere fuori uso tanti contemporaneamente, diventeranno matti nel correre dietro a ripararle».

 
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Il Messaggero