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I No Tav tornano a protestare in val di Susa e bloccano l'autostrada. Un gruppo di una trentina di persone si è staccato dal corteo organizzato ieri in Val di Susa, quando era ormai terminato, e ha raggiunto l'autostrada del Frejus. Pietre, tronchi, lamiere e un cavo d'acciaio fissato ad altezza uomo è ciò che si è trovata davanti la polizia, che ha sgomberato immediatamente l'autostrada. La società Sitaf ha provveduto alla rimozione degli ostacoli, nel frattempo però il traffico autostradale è stato momentaneamente sospeso.
No Tav, scontri nella notte in Val di Susa: pietre e petardi contro la polizia. Tensione e feriti
IL MANIFESTO
Il corteo contro la costruzione del nuovo autoporto, opera accessoria della ferrovia ad alta velocità Torino-Lione, è terminato nell'abitato di San Giorio, dopo essere partito da San Didero e aver attraversato Bruzolo. È stato organizzato dai No Tav nella bassa Valle di Susa per protestare contro l'avvio dei lavori. Secondo gli organizzatori, vi hanno preso parte non meno di tremila persone. «Una fortissima risposta popolare», hanno detto, aggiungendo che nel presidio No Tav di San Didero allestito da tempo nell'area interessata dal futuro cantiere sono ancora presenti sei attivisti.
LA REPLICA
Il progetto del nuovo autoporto di San Didero «è stato approvato dal Cipe e ha tutte le autorizzazioni necessarie per l'avvio dei lavori secondo quanto prevede la normativa», precisa Telt, la società italo-francese incaricata di realizzare e poi di gestire la Torino-Lione, che replica così alle affermazioni degli amministratori locali della Val Susa. «A ottobre 2020 il Tar aveva anche respinto un'istanza cautelare promossa dal Comune di San Didero - ricorda ancora Telt - sulle aree comunali soggette a uso civico necessarie per la rilocalizzazione dell'autoporto di Susa da parte di Sitaf». Intanto la questura di Torino indaga sul blitz d venerdì notte a San Didero, dove una ventina di persone hanno lanciato bombe carta e fuochi pirotecnici contro le forze dell'ordine che presidiano l'area del cantiere del nuovo autoporto. La polizia ha risposto con il lancio di lacrimogeni. L'azione è durata pochi minuti e si è conclusa con la fuga degli assalitori lungo i binari della ferrovia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero