Un contagio ospedalieri, con un batterio presente sul sapone usato da medici e infermieri. Sarebbe morta per questo motivo la neonata deceduta circa un mese fa al policlinico di...
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Porta a passeggio il cane nel bosco e trova un neonato morto avvolto in un lenzuolo in Gran Bretagna. Appello alla mamma
La piccola, nata prematura, era in neonatologia e tenuta in incubatrice: all’improvviso - all’inizio di febbraio - ha contratto l’infezione e le sue condizioni si sono aggravate. Non è bastata la ta terapia antibiotica somministrata dai medici, che non ha prodotto effetti. La piccola è morta.
L’indagine interna non era riuscita a ricostruire la vicenda. A sbrogliare la matassa, a metà febbraio, la comunicazione di una ditta di Settimo Pescantina, provincia di Verona, che spiega di aver fornito una partita contaminata di un sapone antisettico. Un lotto arrivato anche al policlinico pugliese. Sapone che era stato usato anche da medici e infermieri che avevano in cura la bambina per lavarsi le mani. E' stata proprio la direzione del nosocomio di Bari a sporgere denuncia alla procura della Repubblica.
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Il Policlinico di Bari comunica di aver fatto una segnalazione al ministero della Salute e un esposto-denuncia alla Procura sul caso dei saponi contaminati dallo stesso batterio ritrovato nella neonata morta nell'ospedale barese per una infezione. Il direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore, «esprime il proprio cordoglio nei confronti della famiglia della piccola neonata vittima del tragico evento» e precisa che «la direzione sanitaria, non appena ricevuto l'avviso di sicurezza di lotti contaminati di sapone antisettico da parte del fornitore, ha subito avviato una indagine interna per verificarne l'eventuale presenza nei reparti, mettendo in atto tutte le strategie di contenimento e di tutela dei pazienti».
«Come da protocollo - evidenzia - è stata effettuata la segnalazione al Ministero della Salute». Successivamente il direttore generale ha depositato la denuncia in Procura. Migliore ripone «massima fiducia negli organi inquirenti, confidando nella celerità degli accertamenti e riservandosi comunque ulteriori azioni nei confronti di coloro che risultassero responsabili del tragico evento».
Nell'esposto il Policlinico ricostruisce quanto avvenuto nelle ultime settimane.
Il Messaggero