Neonata abbandonata nel parcheggio dell'ospedale a Sesto San Giovanni, l'appello del sindaco alla madre: «Fatti avanti»

Il primo cittadino: «Faremo il possibile per assicurare un futuro alla piccola Amelia insieme alla sua mamma»

Neonata abbandonata nel parcheggio dell'ospedale a Sesto San Giovanni, l'appello del sindaco alla madre: «Fatti avanti»
Aveva solo poche ore di vita quando è stata trovata in una scatola di cartone, avvolta in alcune coperte, a pochi passi dal pronto soccorso dell'ospedale di Sesto San...

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Aveva solo poche ore di vita quando è stata trovata in una scatola di cartone, avvolta in alcune coperte, a pochi passi dal pronto soccorso dell'ospedale di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano. S

tamattina la piccola è stata registrata con il nome che le hanno voluto dare le infermiere che l'hanno rinvenuta, attratte dai vagiti che provenivano da quella scatola lasciato su un marciapiede. 

Neonata lasciata nella culla per la vita a Bergamo, la mamma tornata per consegnare la lettera d'addio

 

Neonata abbandonata nel parcheggio dell'ospedale

Si chiama Amelia, di cognome fa Stella, come hanno deciso all'ufficio anagrafe di Sesto San Giovanni, il cui sindaco, Roberto Di Stefano, ha lanciato un appello alla madre: «Fatti avanti, contattami senza paura perché - ha scritto su facebook - se il motivo dell'abbandono è legato a problemi economici come Comune abbiamo predisposto numerose forme di sostegno economico». «Se le motivazioni sono economiche le istituzioni si impegnano a supportare mamma e bambina, se la motivazione è economica - ribadisce il primo cittadino all'Ansa - noi ci siamo, ci ripensi, siamo qui per riunire mamma e figlia». 

L'APPELLO DEL SINDACO

Di Stefano non teme di essere oggetto di critiche come il primario del Policlinico di Milano ed Ezio Greggio, che lanciarono un appello alla mamma del bimbo lasciato nella culla per la vita a Milano il giorno di Pasqua: «il mio appello - sottolinea - è istituzionale, può risolvere una motivazione che è economica: se qualcuno pensa di non poter tenere un figlio perché non lo può mantenere, le istituzioni hanno il dovere di esserci, ma se le motivazioni sono altre è giusto trovare per la bambina una famiglia che sia in grado di farla crescere nella maniera più sana». Oltre al Comune, anche «parrocchie e imprenditori hanno chiamato per mettere a disposizione risorse e strutture per dare una mano, è una comunità che si stringe attorno ai nostri valori». La piccola è stata trovata il 24 sera sul marciapiede che porta al pronto soccorso. Dopo le prime cure a Sesto è stata portata al Niguarda di Milano, dove è rimasta mezza giornata in terapia intensiva: «Le avevano tagliato il cordone ombelicale in maniera casereccia ma ora - dice Di Stefano - sta bene». Il sindaco è riuscito a visionare le immagini registrate dalle telecamere dell'ospedale, ma «non si riesce a identificare la donna che l'ha lasciata, che è arrivata a piedi». Secondo gli esami, il parto era avvenuto in casa lo stesso giorno. Di sicuro c'è che da oggi - giorno della registrazione all'anagrafe del comune di Sesto San Giovanni - «la mamma ha 10 giorni per farsi viva, per questo l' appello va fatto in quella direzione. Stamattina ho sentito il tribunale dei minori, che procederà immediatamente con l'adozione, all'undicesimo giorno - conclude - ci sarà una famiglia pronta ad accogliere Amelia».

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Il Messaggero