Negozio di cannabis sequestrato, gestore si incatena alla serranda

Si è incatenato davanti al suo negozio di vendita di cannabis light e di prodotti per la coltivazione della canapa «aperto con tanti sacrifici», per chiedere...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si è incatenato davanti al suo negozio di vendita di cannabis light e di prodotti per la coltivazione della canapa «aperto con tanti sacrifici», per chiedere alle istituzioni «per quale motivo me lo hanno sequestrato, mentre droghe davvero dannose vengono vendute quotidianamente in tutte le piazze di spaccio note a magistratura e forze dell'ordine».


Il 27enne Virgilio Gesmundo, titolare e gestore del Green Planet Grow Shop di Caserta, è uno degli imprenditori che nel 2015 aprì il negozio incentrato quasi interamente sulla canapa e sui tanti prodotti che vi si ricavano, un mercato in grande ascesa colpito però dalla recente sentenza della Cassazione, che ha dichiarato fuorilegge la vendita della cannabis, ma solo se abbia effetto drogante. A Gesmundo i carabinieri hanno sequestrato nello scorso weekend il negozio - altri due quelli sequestrati a Caserta - sulla base di un decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere dopo la sentenza della Suprema Corte.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero