Napoli, "banda del buco" sorpresa mentre rapina una banca, i ladri intercettati: «Chiudi tutto»

La polizia di Stato di Napoli ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di otto persone, ritenute gravemente indiziate di tentata rapina a uno sportello...

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La polizia di Stato di Napoli ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di otto persone, ritenute gravemente indiziate di tentata rapina a uno sportello della banca Unicredit, con la cosiddetta «tecnica del buco». L'indagine condotta dai poliziotti della Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, ha preso avvio a seguito del tentativo di rapina con la stessa tecnica, del febbraio scorso, a una filiale della Deutsche Bank al Vomero.

 
   
Nell’occasione vennero acquisiti elementi investigativi che consentirono di individuare alcuni soggetti dediti stabilmente alle rapine alle banche entrando dal sottosuolo. Durante le indagini, condotte con l’utilizzo di presidi elettronici, è stata ricostruita e filmata, sin da giugno 2018, l’attività preparatoria ed esecutiva del nuovo colpo che la gang stava preparando, accertando che, per diversi mesi, gli indagati, introducendosi all’interno di una fabbrica abbandonata a Casalnuovo, hanno scavato un cunicolo conducente alla filiale di una banca nella cittadina napoletana, nella quale hanno cercato di introdursi, attraverso un foro praticato nel pavimento, il 16 luglio 2018, giorno in cui sarebbe stata consegnata un’ingente somma di denaro (400.000 € circa).


La rapina non è stata consumata in quanto alcuni componenti del gruppo criminale, appostati nei pressi dell’istituto di credito, con le funzioni di “palo”, dopo essere stati controllati da personale delle forze dell'ordine, hanno comunicato, subito dopo, ai loro complici di non entrare in banca. Sono state eseguite nell’immediatezza diverse perquisizioni presso le abitazioni degli indagati e presso la fabbrica abbandonata, dove sono stati acquisite importanti prove (è stato rinvenuto e sequestrato un generatore di corrente alimentato a benzina, cavi elettrici collegati a lampadine utilizzate per illuminare il cunicolo fognario, vari attrezzi di scavo, spugne di grosse dimensioni e alcuni proiettili). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero