«Guidavo il motorino, ma non è mio. Mi sono fermato a due, tre metri dalla macchina del ragazzo, Ugo è sceso, gli ha chiesto l'orologio, lui ha fatto il...
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Assistito dall'avvocato Mario Bruno, che non lo ha mia lasciato, ha detto ancora: «Un primo colpo ha raggiunto Ugo al petto tanto da farlo sbalzare indietro. Si è girato per tornare verso di me - ha aggiunto il 17enne - Il secondo proiettile, però, lo ha preso alla testa. Altri due colpi sono stati esplosi, credo verso di me e infatti sono scappato via. Sapevo che per Ugo non ci sarebbe stato nulla da fare, ho corso fino a casa di mia nonna. Lì i carabinieri mi hanno trovato dopo un paio d'ore».
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