OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Un nuovo tassello per risolvere il giallo di Nada Cella, la giovane segretaria massacrata nel 1996 nello studio del commercialista dove lavorava a Chiavari, potrebbe arrivare da uno scooter di 25 anni fa. Il motorino è stato sequestrato dalla squadra mobile di Genova questa estate ad Annalucia Cecere, l'ex insegante indagata per l'omicidio. La polizia scientifica effettuerà il luminol e altre analisi tecniche sul mezzo, custodito in un autosoccorso di Cuneo. La donna lo avrebbe portato da Chiavari a Boves, in provincia di Cuneo, e lo teneva in un box. Ma perché da un vecchio motorino potrebbe arrivare una svolta a uno dei cold case più intricati d'Italia?
Nada Cella uccisa in ufficio, un'indagata dopo 25 anni. Il movente della gelosia
Nada Cella, il ruolo di una teste
Una testimone, nei giorni successivi al delitto, aveva raccontato di aver visto, proprio la mattina della morte di Nada la Cecere sotto lo studio di Soracco mentre andava via sul suo motorino. Per gli investigatori, coordinati dal procuratore Francesco Pinto e dal sostituto Gabriella Dotto, sul veicolo potrebbero esserci dunque ancora possibili tracce di sangue e di Dna nel caso in cui l'ex insegnante avesse ucciso Nada Cella.
Nada Cella, svolta dopo 25 anni: per l'omicidio indagata una donna. Movente passionale
Tra gli elementi non presi inizialmente in considerazione anche alcuni bottoni trovati all'epoca in casa dell'indagata uguali a uno trovato sotto il corpo della segretaria. Ma non solo. Tra le carte la criminologa ha scovato una vecchia intercettazione in cui la donna diceva a Soracco di «non riuscire a togliersi di mente quella scena». Per cercare di risolvere il giallo gli inquirenti hanno risentito decine di testimoni, compresi una decina di preti, ma anche gli investigatori dell'epoca. Tra gli ultimi sviluppi di cui si è avuta notizia anche chiamate di questa estate finiti agli atti in cui la Cecere avrebbe minacciato la criminologa. L'ex insegnante era stata indagata quasi subito ma nel giro di due settimane la sua posizione era stata archiviata frettolosamente. Per gli inquirenti Cecere avrebbe ucciso per gelosia nei confronti di Soracco, che avrebbe avuto un interessamento invece per la segretaria, e per prendere il suo posto di lavoro. Adesso quella vecchia moto potrebbe restituire un possibile indizio dopo 25 anni.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero