Dopo gli scontri al calor bianco sul gasdotto Tap pugliese e sulla Ferrovia all' Alta Velocità Tav Torino-Lione, spunta un altro dossier. Protagonisti sono sempre i...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I SINGOLI SOGGETTI
Ieri fonti del ministero della Difesa si sono limitate a confermare la presa di posizione del ministero stesso: «La linea sul Muos è molto chiara e in questi giorni il governo è al lavoro sul dossier. Qualsiasi altra esternazione o posizione assunta da esponenti non appartenenti all'esecutivo è da considerarsi espressione del singolo soggetto politico, non del ministero della Difesa e men che meno del governo. L'unica voce ufficiale sul tema è e sarà quella del governo». «Siamo di fronte a follia politica e incompetenza strutturale. Il no al Muos è una scelta irrealizzabile tanto più che già c'è stato l'ok anni fa in Trattati sottoscritti tra Italia e Stati Uniti», commenta il deputato Gianfranco Librandi (Pd).
«Uno dei tanti no dei Cinque Stelle viene a colpire il Muos ed è come fare guerra agli Stati Uniti. Trizzino forse ignora che è una scelta difficile primo perché implica la rottura di accordi già in essere da diversi anni e poi perché costerebbe una fortuna (forse anche 20 miliardi) rompere questo tipo trattato e procedere allo smantellamento. Un ultimo aspetto riguarda anche la sicurezza che un simile apparato può garantire e che non va sottovalutata». Così la parlamentare Stefania Prestigiacomo di Forza Italia. Come finirà? Per fare chiarezza servirebbe un atto politico da parte del Movimento 5 Stelle nazionale - con il consenso della Lega - a favore dello smantellamento del Muos. Ma al momento non pare ce ne siano le condizioni.
Per definire il dossier, oppure per attutirne l'impatto (Niscemi sarebbe uno dei quattro centri satellitari globali che consentiranno agli Usa di coprire l'intera superficie terrestre per le loro comunicazioni), sarebbe necessario che il premier Giuseppe Conte raggiungesse una qualche intesa con Donald Trump. Possibile? Il modello Muos sembra ricalcare quello del gasdotto Tap quindi si tratta di una storia che ruota intorno ad accordi internazionali blindati decisamente più forti di opposizioni politiche localistiche basate su romantiche campagne politiche infarcite di demagogia e disinformazione. E come in Salento per il Tap anche in Sicilia per il Muos si potrebbe aprire un fossato fra i pentastellati e il territorio che pure sono stati chiamati a rappresentare.
S. Can. e D. Pir.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero