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Investito e ucciso da un bus a Milano. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale dopo la morte del ragazzo di 25 anni, Federico Cafarella, investito ieri da un autobus di Atm all'incrocio tra via Padova e via Cesare Arici. Il pedone è morto in serata all'ospedale Niguarda, dov'era stato ricoverato in condizioni gravissime. L'indagine è affidata alla pm di turno Rossana Guareschi, che coordina il lavoro della Polizia locale, al lavoro per ricostruire la dinamica. L'autista del bus è indagato, un atto dovuto per ricostruire cos'è successo attorno alle 8.30 del mattino, quando il giovane è stato travolto sulle strisce pedonali.
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Il giovane, secondo quanto riportato dalle cronache milanesi, stava attraversando sulle strisce pedonali quando all'incrocio è stato colpito violentemente. Cafarella era originario dell'Antella, nel comune di Bagno a Ripoli. Dopo gli studi alla Luiss, aveva cominciato a lavorare con successo nel capoluogo lombardo, con impieghi anche ad Amazon. A commentare la tragedia anche il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini: «Un’altra vittima della strada, un’altra vita spezzata. Stavolta, un giovane di soli 25 anni, Federico Cafarella, nato a cresciuto all’Antella dove ancora oggi vive la sua famiglia. A lui, che aveva tutto un cammino davanti, va il pensiero più profondo. Alla sua famiglia, le nostre condoglianze più sincere. Non si può nemmeno immaginare il dolore che provano un babbo e una mamma che perdono il proprio figlio. Per di più così. Tutta la nostra comunità si stringe intorno a voi».
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Il Messaggero