Igor Maj, individuato e indagato l'autore del video che ispirò il suicidio del 14enne

Igor Maj, individuato e indagato l'autore del video che ispirò il suicidio del 14enne
Il padre l'aveva trovato mentre gli operatori del 118 stavano cercando di rianimarlo: sembrava che Igor Maj, quattordicenne di Milano, avesse deciso di impiccarsi, senza per...

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Il padre l'aveva trovato mentre gli operatori del 118 stavano cercando di rianimarlo: sembrava che Igor Maj, quattordicenne di Milano, avesse deciso di impiccarsi, senza per altro mai aver dato adito a preuccupazioni nè aver lasciato un biglietto. E infatti non era un suicidio: il ragazzino aveva seguito un pericolosissimo gioco il "black-out" che consiste di perdere i sensi e svenire e le cui indicazioni vengono date tramite tutorial sui social. 


Dopo due mesi di indagini, la svolta. C'è un indagato come atto dovuto nell'inchiesta per istigazione al suicidio sulla morte di Igor. Si tratta di un 24enne di origine indiana che, stando alle indagini della Polizia postale e coordinate dal pm Cristian Barilli, avrebbe prodotto e caricato l'ormai noto video, da quasi un milione di visualizzazioni su Youtube, su «cinque sfide pericolosissime», tra cui l'auto-soffocamento (detto 'blackout'), guardato dall'adolescente poco prima di morire. Dopo l'individuazione di colui che avrebbe realizzato e caricato sul web il filmato (bloccato dai pm, assieme ad altri simili), il quale, già interrogato, si è difeso sostenendo che nel video lui sconsigliava di mettere in pratica quelle sfide, gli inquirenti dovranno valutare se al 24enne sia possibile contestare l'istigazione al suicidio o se si sia trattato di un gioco sfuggito al controllo del 14enne fino alle estreme conseguenze, ma senza profili di responsabilità penale.


Nel  filmato - la cui visione era stata inibita ai maggiorenni da Youtube, ma solo dopo la morte del ragazzo e dopo un decreto di sequestro firmato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, con cui è stato anche totalmente oscurato - le cosiddette «sfide», tra cui il il 'blackout', venivano presentate come «pericolosissime» ma in modo beffardo, anche perché, allo stesso tempo, venivano descritte in tutti i dettagli. È stato pubblicato l'11 novembre 2016 ed è stato visto da quasi 9 mila persone. «Poco prima del gesto aveva visto un video in cui si mostravano cinque sfide pericolosissime che fanno i ragazzi su internet - aveva raccontato anche Ramon Maj, il padre, noto climber -. C'era anche la sfida dell'auto-soffocamento con le corde. Nel video la buttavano lì come se fosse un gioco». «Basta una corda e un sacchetto di plastica e soffocarsi finché non si sviene. Assolutamente pericolosissimo», diceva la voce nel filmato. Probabilmente, stando alle indagini coordinate anche dall'aggiunto del pool "fasce deboli", Maria Letizia Mannella, il 14enne avrebbe tentato la stesso gioco pericoloso ma, una volta svenuto, non è riuscito a riprendersi e il peso del corpo lo ha strangolato. Ora gli inquirenti dovranno valutare se sia contestabile l'istigazione al suicidio al giovane che caricò quel video. Per ora è indagato come atto dovuto, dopo essere stato individuato. 
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Il Messaggero