Finisce a processo per la morte, apparentemente accidentale, della fidanzata. La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio preterintenzionale per il 23enne...
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Stando alle indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Bruna Manganelli, i due stavano litigando prima in auto, dove l'indagato avrebbe «ripetutamente picchiato con pugni e gomitate» la ragazza, e poi il litigio sarebbe proseguito nel portone di casa dei genitori di lui, nel quartiere Catino di Bari. Lì l'avrebbe «trattenuta a sé, afferrandola con violenza per il braccio, strattonandola e impedendole il libero movimento».
Lei, nel tentativo di divincolarsi dalla presa, sarebbe andata a sbattere contro il vetro del portone d'ingresso, infrangendolo e ferendosi. Morì alcune ore dopo al Policlinico di Bari. Agli atti dell'indagine ci sono le immagini dei video delle telecamere poste all'esterno del portone, incrociate per la ricostruzione dei fatti con i rilievi degli investigatori e con l'esito degli accertamenti medico-legali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero