Scarcerato e subito ammazzato a 29 anni: l'agguato nella notte a Mondragone

Ucciso a colpi di pistola nel rione San Nicola a Mondragone, nel Casertano, Ferdinando Longobardi, già noto alle forze dell'ordine e da poco uscito dal carcere. Gli...

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Ucciso a colpi di pistola nel rione San Nicola a Mondragone, nel Casertano, Ferdinando Longobardi, già noto alle forze dell'ordine e da poco uscito dal carcere. Gli inquirenti non escludono che la vittima - ventinovenne- sia da considerare vicina al cartello criminale dei Pagliuca.


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Scimmia rapisce gattino sotto gli occhi dei passanti: inutili i tentativi di salvarlo
 



Longobardi era stato liberato dopo 12 anni di carcere. Lo zio - Francesco Taglialatela -  era stato coinvolto in una operazione di polizia che aveva portato alla decapitazione di un clan vicino al boss Augusto La Torre. Si pensa che l'omicidio di Longobardi sia un delitto da inquadrare nella faida fra gruppi dei cosiddetti "cani sciolti" che si contendono le piazze di spaccio di droga a Mondragone. Dopo il declino del clan La Torre e i pentimenti del gruppo Pagliuca, Mondragone è diventata una città di "conquista" per piccoli ed emergenti clan.



Indaga la Dda di Napoli sull'omicidio del 29enne Ferdinando Longobardi, avvenuto ieri sera a Mondragone (Caserta). Longobardi, tornato in libertà a dicembre, è stato raggiunto da due colpi di pistola in strada, secondo modalità camorristiche. Gli inquirenti vogliono capire se il delitto sia maturato per il controllo dello spaccio di droga a Mondragone; un business per anni in mano al clan egemone in zona, i Pagliuca-La Torre, da tempo però fortemente indebolito da arresti e pentimenti; oggi sono in tanti a volersi accaparrare il controllo della vendita di stupefacenti nel comune del litorale domizio. Tra questi c'era probabilmente Longobardi, da pochi mesi tornato in libertà, parente di un elemento arrestato in un'operazione contro il clan La Torre. I carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone hanno acquisito numerose immagini da telecamere di videosorveglianza presenti nella zona dove è avvenuto il delitto, per cercare di ricostruire quanto accaduto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero