Monaco per un mese grazie all'abbazia di Montecuccioli: nessuno stipendio, sì a pc e internet ma niente carne e pesce

Sono già in tantissimi a essersi candidati da tutta Italia e pronti a lasciare la routine quotidiana

Monaco per un mese grazie all'abbazia di Montecuccioli: nessuno stipendio, sì a pc e internet ma niente carne e pesce
Chi non ha mai pensato di rintanarsi in un tempio buddhista o in un monastero disperso nel nulla? All’abbazia di Montecuccoli, a Barberino del Mugello, arriva...

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Chi non ha mai pensato di rintanarsi in un tempio buddhista o in un monastero disperso nel nulla? All’abbazia di Montecuccoli, a Barberino del Mugello, arriva l’iniziativa «Monaco per un mese». Pensata per chi intende lasciare, seppure per un breve periodo breve, la routine quotidiana e provare la vera vita dei monaci. In poco tempo sono arrivate centinaia di candidature da tutta Italia. L'abbazia ha specificato: «L’ideale sono persone specializzate in muratura o anche in operazioni idrauliche». Lo stipendio? Non è previsto. Chissà come i candidati pagheranno la linea internet a cui si connetterano i nuovi inqulini: luso della rete e del computer è consentito, così come l'uso di smartphone.

Fuga dalle metropoli ai monsteri  per il «cambio vita»

Sono già in tantissimi a essersi candidati da tutta Italia. «Non ci aspettavamo questa enorme mole di adesioni - racconta padre Francesco, uno dei monaci che vive all’interno dell’abbazia - sono arrivati centinaia di curricula e non sappiamo davvero come gestirli, in tutto cerchiamo quattro o al massimo cinque persone».

L’iniziativa era stata proposta già un anno fa, in quell’occasione però le adesioni furono pari a zero. : «In poco tempo sembrano cambiate molte cose — prosegue — oggi c’è una grande sete di cose spirituali».

 

 

La giornata tipo è scandita dallo scorrere lento del tempo e dall’osservazione meticolosa della «liturgia delle ore»: «Ci svegliamo alle 6 con le lodi mattutine, lavoriamo fino alla preghiera dell’ora sesta (mezzogiorno), pranziamo, e dalle 14 alle 18.30 lavoriamo fino all’ora dei vespri. Dopo cena il “grande silenzio” e alle 21 l’ultima preghiera prima di coricarsi». È prevista anche l'astinenza da carne e pesce: «Seguiamo il Cristianesimo delle origini, conforme alla tradizione siro-orientale, siamo vegetariani, difendiamo gli animali e rispettiamo tutte le creature esistenti; per noi non si tratta di un dogma, ma di una regola». 

 

 

Le qualità richieste ai candidati? «Avere un sorriso radioso, spirito di iniziativa, vivere per almeno un mese con i tempi scanditi dal lavoro e dalla preghiera, condividere gli spazi, impegnarsi sei ore al giorno per sei giorni alla settimana in opere umili come accudire gli animali, svolgere mansioni di agricoltura e cucina; essere consapevoli di trovarsi in un luogo religioso e in un cantiere in movimento».

A livello pratico: «L’ideale sono persone specializzate in muratura o anche in operazioni idrauliche, preparate dal punto di vista pratico e al contempo capaci di stare in mezzo alla natura e agli animali». In cambio «offriamo vitto, alloggio, direzione spirituale; oltre alla possibilità di vivere in mezzo alla natura rigogliosa delle colline fiorentine, e di partecipare alla ricostruzione di un monastero di cui solo i libri danno un’idea precisa». Uniche concessioni alla modernità? Un computer, la linea internet e un telefono. 

 

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Il Messaggero