Francesco rimane vedovo, i colleghi gli donano 100 giorni di ferie per stare vicino alle figlie

Dopo la prematura scomparsa della moglie, i colleghi di Francesco hanno dato il via ad una catena di solidarietà che ha coinvolto i dipendenti di 10 punti vendita della rete

Francesco rimane vedovo, i colleghi gli regalano 100 giorni di ferie per stare vicino alle figlie
È un bel gesto di soldarietà quello compiuto dai dipendenti del Cash and Carry C+C di Preganziol (Treviso), che hanno deciso di donare alcuni dei propri giorni...

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È un bel gesto di soldarietà quello compiuto dai dipendenti del Cash and Carry C+C di Preganziol (Treviso), che hanno deciso di donare alcuni dei propri giorni di ferie ad un collega che aveva appena perso la moglieFrancesco Battistella, il protagonista di questa dolorosa vicenda, si è così ritrovato con circa 100 giorni di ferie retribuite, che sfrutterà per stare vicino alle figlie in un momento tanto difficile. Lo riporta il Corriere del Veneto.

 

Preganziol, dipendente Cash and Carry rimane vedovo: i colleghi gli regalano le ferie

Dopo la prematura scomparsa della moglie Lucia Dos Santos, i colleghi di Francesco hanno dato il via ad una catena di solidarietà: ognuno ha donato un paio dei propri giorni di ferie, coinvolgendo anche i dipendenti di altri 10 punti vendita della rete di C+C Cash and Carry. Il gruppo di lavoratori - tutti appartenenti al Gruppo Unicomm, attivo in Italia anche con le insegne Emisfero, Famila, A&O, Hurrà e Mega - ha voluto fare questo regalo a un collega in difficoltà, per dargli la possibilità di passare più tempo possibile con le sue bambine, rimaste improvvisamente senza una madre. 

I titolari del Gruppo Unicomm hanno profondamente apprezzato il gesto e commentano: «Il nostro primo pensiero va al nostro collaboratore del C+C di Preganziol, cui siamo vicini in questo momento di dolore. Siamo sempre stati orgogliosi di essere rimasti un’azienda familiare, anche se negli anni Unicomm è cresciuta fino a raggiungere una presenza diffusa in sette regioni italiane. Ma è proprio in momenti come questi che si capisce quale sia lo straordinario valore di un’azienda fatta di persone e non di numeri. Per noi è un vanto poter dire che la nostra azienda è una vera comunità, dove le persone sanno anche darsi una mano nei momenti di difficoltà della vita».

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Il Messaggero