Assolto per il missile a Salvini, condannato per traffico di armi. Del Bergiolo: «Sono solo un collezionista»

Lo scorso mese era stato assolto dal Gup di Milano per il possesso di un missile con cui avrebbe minacciato di morte Matteo Salvini. Oggi, invece, è stato condannato...

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Lo scorso mese era stato assolto dal Gup di Milano per il possesso di un missile con cui avrebbe minacciato di morte Matteo Salvini. Oggi, invece, è stato condannato in abbreviato dal Tribunale di Busto Arsizio (Varese) a 15 anni per traffico di armi. L'accusa ne aveva chiesti 16. Secondo le indagini della Questura di Varese concluse nell'ottobre del 2020, era Fabio Del Bergiolo, 62 anni di Gallarate (Varese), a gestire il presunto traffico di mitragliatori, kalashnikov, Uzi, granate e revolver diretti in teatri di guerra (tra cui Afghanistan, Iraq e Georgia). Del Bergiolo, come per le precedenti accuse, si è sempre dichiarato innocente e mero collezionista.

Un «missile per uccidere Salvini», ma per il gip è solo un «complemento d'arredo». Archiviata l'indagine

Condannato per traffico di armi: «Sono un collezionista»

Fabio Del Bergiolo ricorrerà in appello. Lo ha reso noto il suo avvocato, Fausto Moscatelli. «La pena è da considerarsi severissima, poiché il mio assistito, e io gli credo, è un mero collezionista e non un trafficante di armi», ha detto il legale. «La pena è grave poiché ritenuta fondata l'accusa di messa in vendita di centinaia di fucili mitragliatori e di milioni di proiettili, che lui ritiene la più infondata» ha spiegato. «Il mio assistito ha compiuto attività che non ritengo rientranti nel concetto di messa in vendita di armi», e «confido in una rimeditazione da parte della Corte di Appello di Milano e per il riconoscimento della vicenda per quello che é» ha aggiunto. «Proprio a Milano - ha concluso Moscatelli - ha ricevuto la migliore soddisfazione, dopo anni di perizie il missile da cui la vicenda è esordita è stato valutato quale era ovvero un simulacro e non un arma».

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Il Messaggero