Migranti, nuovo avviso di garanzia per Mimmo Lucano: «È assurdo»

Nuovo avviso di garanzia per l'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano in relazione al rilascio di documenti d'identità a immigrati ospiti nei centri di accoglienza. A...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nuovo avviso di garanzia per l'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano in relazione al rilascio di documenti d'identità a immigrati ospiti nei centri di accoglienza. A confermarlo all'Adnkronos è lo stesso Lucano dicendosi «amareggiato» e di averlo ricevuto nei giorni scorsi. «Mi sembra tutto così assurdo, mi viene contestato un reato che avrei commesso nel settembre 2016 - spiega Lucano - per aver fatto due carte di identità a una donna eritrea e a suo figlio di pochi mesi, che erano inseriti in un progetto di accoglienza al Cas a Riace».


Secondo quanto riferisce l'ex sindaco, «la prefettura ci aveva chiesto l'inserimento per la madre e il bambino e noi avevamo detto di sì perché c'era la disponibilità». In seguito, osserva Lucano, «fu fatta l'iscrizione al registro anagrafico e poi fu richiesta la carta d'identità perché il bambino aveva necessità di vedersi assegnato un pediatra». L'ex primo cittadino spiega che gli viene contestato il fatto che la carta d'identità sia stata rilasciata nonostante la donna e il bimbo «non avessero il permesso di soggiorno». «Io lo rifarei», sottolinea Lucano ricordando che «la Costituzione prevede il diritto alla salute, il diritto alla salute è inviolabile e fondamentale». «La carta d'identità era legata ad esigenze sanitarie - conclude Lucano - e per me è prioritario rispettare la dignità umana di un bambino di pochi mesi».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero