Milano, parte l'inchiesta sui disordini nel carcere di Opera

Milano, parte l'inchiesta sui disordini nel carcere di Opera
Dopo la protesta praticamente sincronizzata dei detenuti nelle carceri di tutta l'Italia, contro le restrizioni imposte dal governo sulle visite dei familiari e sui permessi...

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Dopo la protesta praticamente sincronizzata dei detenuti nelle carceri di tutta l'Italia, contro le restrizioni imposte dal governo sulle visite dei familiari e sui permessi premio per fronteggiare l'emergenza Coronavirus, si moltiplicano le inchieste dal Nord al Sud d'Italia. A Milano, dopo il primo fascicolo aperto nei giorni scorsi per i tafferugli e le devastazioni all'interno del carcere di San Vittore, gli inquirenti hanno deciso di aprire una seconda indagine per i disordini avvenuti lo scorso 9 marzo nel carcere di Opera. Al pm Alberto Nobili, capo del pool antiterrorismo, verranno a breve consegnati i video delle telecamere di sorveglianza della struttura. I reati ipotizzati dai magistrati vanno dalla devastazione alla resistenza a pubblico ufficiale, dal saccheggio alle lesioni.


Nel fascicolo del pm Nobili verrà anche approfondita la questione di presunti maltrattamenti, denunciata nel comunicato diffuso da Francesco Maisto, Garante dei diritti delle persone private di libertà personale del Comune di Milano. Da quanto è stato riferito, i pm valuteranno se durante i disordini si siano verificati nel carcere di Opera episodi di violenza o reazioni esagerate da parte degli agenti di polizia penitenziaria, in risposta ai tafferugli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero