Migranti: la nave Mare Jonio riparte e querela Salvini

Migranti: la nave Mare Jonio riparte e querela Salvini
La Mare Jonio è salpata da Marsala per la sua quarta missione. Nonostante la diffida della Guardia costiera ad «eseguire operazioni di salvataggio in modo stabile ed...

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La Mare Jonio è salpata da Marsala per la sua quarta missione. Nonostante la diffida della Guardia costiera ad «eseguire operazioni di salvataggio in modo stabile ed organizzato» perchè non adeguatamente equipaggiata. E Mediterranea saving humans contrattacca presentando alla procura di Roma una denuncia-querela per la direttiva «ad navem» firmata dal ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il titolare del Viminale, intanto, ha firmato oggi una nuova direttiva. Non per frenare le navi umanitarie questa volta, ma per invitare tutti i prefetti a monitorare con attenzione i centri islamici per contrastare la minaccia terroristica, «incarnata anche da singoli radicalizzati istigati dal messaggio propagandistico».


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L'IMPERATIVO MORALE
«La nave è partita dal porto di Marsala, non ci hanno fermato. È un imperativo morale», ha sottolineato Alessandra Sciurba, portavoce di Mediterranea in una conferenza stampa alla Camera. L'armatore della Mare Jonio, Alessandro Metz, ha illustrato la denuncia: «la direttiva Salvini presuppone che avremmo commesso il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, che supera 10 anni di pena e quindi la calunnia diventa aggravata. Salvini non scappi dal processo e vedremo se il suo atto è legittimo». Esponenti dell'attuale governo, si legge nel documento inviato alla procura della Capitale, hanno screditato «azioni ed intenti» delle ong «con una campagna di pubblica denigrazione senza precedenti».
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Il Messaggero