Circa 140 migranti, su due imbarcazioni diverse, sono in difficoltà nel Mediterraneo. A darne notizia è Alarm Phone. Una prima barca con il motore in avaria, in zona...
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L'allarme è della scorsa notte. Novantacinque persone su una barca in avaria in zona Sar maltese. Il motore dell'imbarcazione fuori uso. Comincia con un tweet di Alarm Phone il racconto dell'ennesimo SOS nel Mediterraneo. Un bollettino che col passare delle ore si fa sempre più drammatico e descrive il terrore dei migranti a bordo nell'indifferenza delle autorità di Malta, sorde alle richieste di aiuto. «Dicono di non poter rimuovere l'acqua dalla barca perché é sovraffollata. Urlano: stiamo morendo!», scrive l'organizzazione. «Il mercantile Maridive230 è a circa 20 miglia dalla barca e potrebbe ricevere ordine di soccorrere ma le forze armate maltesi non rispondono alle nostre chiamate». «Il soccorso è un dovere», twitta Alarm Phone che esorta Italia e Malta a «smetterla di giocare con le vite» dei migranti., mentre l'imbarcazione procede verso le coste italiane dove gli arrivi dall'Africa non si arrestano Solo la scorsa notte 13 tunisini sono stati fermati dai carabinieri sugli scogli di Linosa e altri 15 sono stati intercettati su un barchino, dalla Guardia costiera, nelle acque davanti Lampedusa. Sbarchi che mandano in tilt l«hotspot della maggiore delle Pelagie in cui fino a 24 ore fa erano ospitate 1.027 persone: dieci volte il numero di migranti che la struttura può accogliere. Una situazione di emergenza su cui il sindaco dell'isola Totò Martello da giorni tenta richiama l'attenzione del Governo . I trasferimenti dal centro di contrada Imbriacola sono cominciati ieri sera: col traghetto di linea per Porto Empedocle sono partiti 80 immigrati. Dal molo Favarolo, già in nottata, sono stati portati via anche i 15 che erano stati soccorsi dalla Guardia costiera.
Il trasferimento
Nelle prossime ore verranno trasferiti, con una motovedetta, da Linosa a Lampedusa, pure i 13 tunisini bloccati sulla terraferma e altri 200 profughi verranno imbarcati sulla nave per Porto Empedocle.
Il Messaggero