Migranti, domani a Genova la nave della Marina. Salvini: in Italia non resterà nessuno

Nessuno dei migranti a bordo della nave della Marina diretta a Genova resterà in Italia. Ad annunciarlo è il ministro Salvini che ha spiegato come «grazie alle...

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Nessuno dei migranti a bordo della nave della Marina diretta a Genova resterà in Italia. Ad annunciarlo è il ministro Salvini che ha spiegato come «grazie alle nostre buone relazioni, una parte degli extracomunitari sarà accolta in altri cinque paesi europei mentre tutti gli altri saranno ospitati dal Vaticano, che ringraziamo per la sensibilità».


Migranti, dissequestrata la nave Sea Watch


La nave della Marina Militare Cigala Fulgosi arriverà a Genova domani mattina tra le 9 e le 10 e attraccherà a Calata Bettolo nel porto di Genova, dove dalle 6 sarà allestita una struttura mobile per screening sanitari e l'identificazione delle persone. Lo ha detto il prefetto Fiamma Spesa al termine della riunione che si è tenuta in prefettura, convocata per gestire l'arrivo della nave. Il piano per distribuire i migranti non è noto, il Viminale sta lavorando al caso. I migranti ha detto il prefetto «non restano in Liguria». Il prefetto Fiamma Spena ha precisato che le persone saranno accompagnate in quelle che saranno destinazioni comunque provvisorie, non escludendo che per un breve periodo, e quindi in via provvisoria, qualcuno dei profughi possa restare in Liguria in attesa che il Viminale trovi accordi con altri Stati per la destinazione definitiva. «Il Ministero - ha detto il prefetto - ha stabilito che dopo sarà fatto un piano definitivo».

Intanto oggi un rimorchiatore ha salvato altri migranti alla deriva nel canale di Sicilia: in salvo 75 migranti. Il rimorchiatore è alla fonda, al largo di Zarzis in Tunisia, nei pressi di Djerba, in attesa dell'autorizzazione ad entrare in porto per sbarcare le persone recuperate. Lo apprende l'Ansa da fonti locali.
 

I migranti, partiti dalla Libia, sono stati tratti in salvo dalla Maridive 601, un rimorchiatore battente bandiera del Belize che lavora nello specchio d'acqua di fronte alla Tunisia per le piattaforme petrolifere offshore. Secondo l'attivista e membro della Mezzaluna Rossa tunisina di Medenine, Chamseddine Marzoug, «la Maridive è a pochi chilometri dal porto di Zarzis con 64 bengalesi, 9 egiziani, un marocchino e un sudanese a bordo. Tre di loro sono in uno stato critico», scrive sul proprio profilo Facebook.
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Il Messaggero