L'Arcivescovo Delpini: i profughi non diventino il capro espiatorio dei mali d'Europa

L'Arcivescovo Delpini: i profughi non diventino il capro espiatorio dei mali d'Europa
«Le informazioni tendenziose e ideologicamente orientate, come ad esempio quelle che individuano nei profughi il capro espiatorio di tutti i mali d'Europa, sono deboli....

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«Le informazioni tendenziose e ideologicamente orientate, come ad esempio quelle che individuano nei profughi il capro espiatorio di tutti i mali d'Europa, sono deboli. Soprattutto non sono un aiuto a comprendere la realtà nella sua verità più profonda. Il buon giornalismo deve favorire relazioni, non contrapposizioni dialettiche». Lo ha detto l'Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini all'incontro, organizzato all'Istituto dei ciechi dall'Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Milano, in collaborazione con Ucsi Lombardia, in occasione della memoria liturgica del patrono dei giornalisti, san Francesco di Sales.


ESPORSI
«Per esprimere un giornalismo di pace è necessario tuttavia esporsi, se davvero si vuole difendere il bene comune, che non è mai gratuito e a buon mercato», ha aggiunto. Per l'Arcivescovo «La politica italiana deve preoccuparsi di dare lavoro ai giovani, ma bisogna anche che uno si dia da fare personalmente. Bisogna essere discreti e determinati. Credere nelle proprie risorse e individuare con genialità come metterle a frutto. Cercate voi di cambiare questo mondo», ha concluso rivolgendosi ai giovani studenti delle scuole di giornalismo. 
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Il Messaggero