Sono stati firmati oggi pomeriggio dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, i primi quattro provvedimenti per l'iscrizione all'anagrafe di stranieri, dai 26 ai 49 anni,...
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Come aveva già annunciato, il Sindaco ha confermato che in caso di definitivo accoglimento della richiesta di iscrizione, la stessa avvenga sul portale anagrafico utilizzando le sue personali credenziali d'accesso, assumendosi quindi la piena ed unica responsabilità dell'atto amministrativo. «Gli atti firmati da Orlando analizzano la situazione normativa determinata dall'entrata in vigore dell'art.13 della legge 132/2018 (c.d. 'Decreto Sicurezzà) definendo il quadro complessivo come di 'evidente difficoltà interpretativà, a seguito dell'asserito conflitto fra norme tutt'ora in vigore», spiegano dal Comune. Scrive infatti il Sindaco che «se le iscrizioni e variazioni anagrafiche dello straniero regolarmente soggiornante sono effettuate alle medesime condizioni dei cittadini italiani, se la dimora dello straniero si considera abituale raggiunti i tre mesi di ospitalità in un centro di accoglienza, se la dimora abituale è fondamento della residenza e se, infine, è fatto obbligo ad ognuno di chiedere la iscrizione nell'anagrafe del Comune di dimora abituale, ne deriva che tale iscrizione risulterebbe doveroso sia chiederla che ottenerla (ove non esistano altri elementi ostativi a seguito delle verifiche di legge), anche utilizzando documenti differenti da quello del permesso di soggiorno, ma ugualmente idonei ad attestare la regolarità del soggiorno medesimo per le finalità anagrafiche».
Inoltre, secondo Orlando, il Sindaco è obbligato dalla legge a «soppesare in modo ponderato gli interessi pubblici e privati emergenti, essendo per altro il rispetto e la garanzia di questi ultimi una parte essenziale della costruzione di condizioni di legalità e sicurezza per la comunità locale».
Il Messaggero