Pisa, non si alzò per il silenzio sulla Shoah: su Facebook il consigliere consiglia "Mein Kampf" di Hitler

Pisa, non si alzò per il silenzio sulla Shoah: su Facebook il consigliere consiglia "Mein Kampf" di Hitler
Libri preferiti: uno e uno solo, Mein Kampf, il saggio che Adolf Hitler scrisse e che fu il suo manifesto ideologico. Questa l’immagine che dà di sé attraverso...

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Libri preferiti: uno e uno solo, Mein Kampf, il saggio che Adolf Hitler scrisse e che fu il suo manifesto ideologico. Questa l’immagine che dà di sé attraverso Facebook il consigliere comunale di Pisa Manuel Laurora (Lega), finito sotto accusa per non essersi alzato in piedi nel corso del minuto di silenzio richiesto nell’ultima assemblea cittadina per la Giornata della memoria. E un commento sul libro del Führer - letto cinque anni fa, ma ancora visibile sul suo profilo social - lo offre ai navigatori: «Molto interessante», dice. E a un utente del social che gli scrive «mi ricordo che ad un certo punto fa un paragone tra i politici e le larve delle farfalle che è ancora oggi molto attuale secondo me», non manca di rispondere: «Sì, nel primo capitolo».




La scelta di restare seduto aveva fatto scatenare la sua stessa maggioranza: è la Lega ad aver chiesto 15 minuti di sospensione per un chiarimento. Dopodiché il presidente dell’aula, Alessandro Gennai (tra l’altro proprio suo collega del gruppo consiliare) con la voce interrotta dall'emozione, ha tuonato dal banco più alto dell’aula: “Chiedo formalmente le sue scuse per le istituzioni e per il Consiglio”.

Prima dell’allontanamento dall'aula, è arrivato il messaggio di scuse ufficiali dallo stesso Laurora: «Volevo sinceramente scusarmi per il mio atteggiamento durante il minuto di silenzio per la ricorrenza della Giornata della memoria. Anche per me è una pagina terribile nella storia dell’umanità, che non deve ripetersi mai più. Mai avrei voluto che il mio atteggiamento, di rimanere in silenzio seduto, suscitasse interpretazioni diverse dal mio pensiero, che è quello di tutti noi in quest’aula e fuori da quest’aula. Pertanto mi alzo e rimango in piedi unendomi alla commozione di tutti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero