Malore improvviso durante il turno al Centro vaccinale: muore il dottor Luciano Boatto, il medico-scrittore

Dramma a Portogruaro: l'uomo era in pensione, ma era tornato al lavoro per collaborare alla campagna vaccinale anti Covid

Malore improvviso durante il turno al Centro vaccinale: muore il dottor Luciano Boatto, il medico-scrittore
È morto improvvisamente venerdì scorso, 16 settembre, poco dopo essere stato ricoverato in ospedale per un malore che lo aveva colpito mentre era di turno al centro...

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È morto improvvisamente venerdì scorso, 16 settembre, poco dopo essere stato ricoverato in ospedale per un malore che lo aveva colpito mentre era di turno al centro vaccinale di Portogruaro. La notizia del decesso del dottor Luciano Boatto, 72 anni, si è diffusa rapidamente a San Stino e nel Portogruarese lasciando sgomento e sconcerto. Il dottor Boatto iniziò la carriera medica con l’apprendistato durato qualche anno all’ospedale di Motta di Livenza nel Trevigiano. Successivamente, ha svolto la professione di medico di famiglia a San Stino per circa 37 anni. Nonostante fosse in pensione da un paio d’anni, era tornato al lavoro per collaborare alla campagna vaccinale anti Covid nei centri vaccinali dell’Ulss4.

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«È stato un medico ed una persona dalle grandi qualità umane e professionali - lo ricorda Mauro Filippi, direttore generale dell’Ulss - era molto stimato dai colleghi e dai suoi pazienti. Era rientrato al lavoro per aiutare l’Ulss nella campagna vaccinale nel momento clou della pandemia e della vaccinazione. Era di turno al centro vaccinale di Portogruaro. Ha chiesto di essere sostituito perché non si sentiva bene e nel pomeriggio è stato ricoverato in ospedale». La vita umana e professionale del dottor Boatto continuerà a vivere ne “Il buio e l’aurora”, edito da Adle Edizioni. È il libro autobiografico che ha scritto con passione e presentato al teatro Pascutto lo scorso anno. Il medico spiegò di averlo scritto per lasciare «un ricordo ai quattro nipoti ed alla quinta in arrivo».

 

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Racconta della sua vita di bambino di 8 anni sconvolta dalla morte del papà. I racconti in parte autobiografici, si intrecciano con la descrizione di scorci di vita paesana nella San Stino degli anni ’50 e ’60. L’autore racconta anche dei cinque anni di buon successo con le band del rock. Al termine della presentazione del libro in teatro venne suonata e cantata la canzone” Venezia in Paradiso”, testo del dottor Boatto e musica del suo amico Lincoln Veronese. La canzone nel 1994 è stata finalista al “Festival della Gondola d’Oro” di Venezia. Il dottor Boatto lascia la moglie Livia, i figli Jacopo, Niccolò e Maddalena.Amava il suo lavoro di medico al punto da avere trasmesso la passione per la professione al figlio Niccolò, medico nel reparto di ortopedia dell’ospedale di Portogruaro e con un passato da calciatore del Sandonà. Il funerale del dottor Boatto si svolgerà martedì alle 10 nella parrocchiale Santo Stefano.

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Il Messaggero