Vicini, anzi vicinissimi. Di più, troppo vicini per sembrare reali. E soprattutto, possibili. Anima il dibattito il caso dei tre premi di terza categoria della Lotteria...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE --> Lotteria Italia, 33 premi nel Lazio: record negativo per la provincia di Latina
A far discutere, però, in queste ore più dell’identità del vincitore o dei vincitori è proprio il caso delle matrici “vicine”. Rarissimo. Quasi impossibile. È difficile addirittura calcolare la probabilità che un episodio del genere si verifichi. «Un fatto come questo è altamente improbabile, siamo nell’ordine di una possibilità su un miliardo di miliardi - dice Salvatore Bonsangue, docente di matematica in Campania ed esperto di statistica e probabilità - di fatto, è praticamente impossibile. Per intenderci, è più facile che un meteorite cada sulla testa di una persona».
LEGGI ANCHE --> Lotteria Italia, i 5 milioni a Torino. Il titolare della tabaccheria: «Biglietto venduto a settembre»
Insomma, non statisticamente impossibile, ma di certo altamente improbabile. Così il caso della fortuna a Ferno si tinge di giallo. E il presunto mistero si fa oggetto di discussione sui social. A dare il via, Selvaggia Lucarelli che dalla sua pagina Facebook ieri ha chiesto: «Riguardo i biglietti estratti della Lotteria Italia permetto di segnalare la stranezza di tre premi estratti da 20.000 euro nello stesso blocchetto a Ferno (che può essere anche Malpensa). Credo che su 6 milioni di biglietti venduti sia statisticamente impossibile (salvo coincidenze epiche). Spiegazioni?».
Per chi ha gestito l’estrazione, il caso c’è, è innegabile, ma si tratta di pura coincidenza. Anzi, di Fortuna, con la maiuscola. L’estrazione è automatizzata e viene effettuata da sette macchine, ognuna delle quali estrae un solo elemento della matrice. Lettera e numeri sono individuati uno dopo l’altro fino a comporre la serie. Tutto il procedimento si svolge alla presenza dei vertici di Monopoli di Stato, di Guardia di Finanza e di un esponente del Codacons.
«Nel corso delle operazioni di estrazione - assicura l’avvocato Carlo Rienzi, presidente Codacons - non abbiamo rilevato anomalie. La procedura si è svolta regolarmente, senza intoppi. Il fatto è comunque decisamente strano. Presenteremo istanza ai Monopoli affinché facciano le verifiche del caso in modo da dare garanzie a tutti coloro che hanno acquistato i biglietti».
Quando si tratta di fortuna però, credere all’impossibile, in fondo, fa parte del “gioco”. Lo dice la storia delle vincite. Nel 2015 i riflettori si accesero su Montepaone, in provincia di Catanzaro, e più precisamente sul bar Gerace in via Padre Pio. Qui, l’11 gennaio, un uomo con una schedina da due euro centrò un sei al Superenalotto, vincendo 4,3 milioni di euro. Appena due giorni dopo, nello stesso bar, una schedina generata automaticamente con il sistema «quick pick», assegnò un «cinque stella» da oltre un milione di euro.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero