Legittima difesa, assolto Salvatore Laspagnoletta: uccise Fabio Tucciariello per fuggire da un'imboscata. Non è omicidio stradale

Quel pomeriggio, a Vaglio di Basilicata, avvenne un'imboscata dei tifosi della Vultur per rivalità con la tifoseria del Melfi

Legittima difesa, Salvatore Laspagnoletta uccise Fabio Tucciariello per fuggire da un'imboscata: non è omicidio stradale
Da omicidio stradale a legittima difesa. La Corte di assise di appello di Potenza ha assolto Salvatore Laspagnoletta, il 32enne sostenitore della squadra calcistica del Melfi che...

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Da omicidio stradale a legittima difesa. La Corte di assise di appello di Potenza ha assolto Salvatore Laspagnoletta, il 32enne sostenitore della squadra calcistica del Melfi che il 19 gennaio 2020 investì con la sua auto e uccise il tifoso della Vultur Rionero, Fabio Tucciariello, 38 anni, durante scontri provocati da decine di tifosi del Rionero.

I giudici hanno stabilito che è stata legittima difesa. In primo grado, con rito abbreviato, Laspagnoletta era stato condannato a una pena di tre anni e quattro mesi per omicidio stradale. Dalla ricostruzione dei fatti, sin dal primo momento è stato accertato che quel pomeriggio, a Vaglio di Basilicata, avvenne un'imboscata presso la stazione ferroviaria da parte dei tifosi della Vultur per rivalità con la tifoseria del Melfi, avversaria nel campionato di Eccellenza Lucana.

Con l'utilizzo di mazze e bastoni attesero una carovana di cinque autovetture di tifosi del Melfi diretti a una trasferta a Tolve mentre, invece, il gruppo rionerese avrebbe dovuto trovarsi sulla strada per Brienza per un'altra trasferta. Una delle auto, quella guidata da Laspagnoletta, rimase bloccata e venne ripetutamente colpita.

In quegli attimi fatali venne investito Tucciariello, durante una manovra per sfuggire all'imboscata. Soddisfazione da parte del legale difensore Gerardo Di Ciommo, che aveva chiesto l'assoluzione anche in primo grado.

«Laspagnoletta - ha commentato all'Adnkronos - potrà finalmente recuperare la serenità, dopo quasi tre anni di battaglie, senza dimenticare che ha trascorso due settimane in carcere e quattro mesi ai domiciliari. Stava andando a vedere una partita di calcio, privo di strumenti di offesa, quando è stato aggredito improvvisamente». 

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Il Messaggero