OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Avevano creato un gruppo Whatsapp con l'abbocco di condividere notizie sui giochi della Playstation, coinvolgendo ovviamente vari bambini appassionati, ignari della trappola. Poi, inviavano materiale pornografico e scene di violenza inaudita che istigavano al suicidio. A gestire la chat stavolta, però, non erano adulti sotto mentite spoglie, bensì cinque ragazzini, di cui 4 minorenni (tra i 14 e 15 anni) e un solo maggiorenne di vent'anni. Tutti dislocati tra Puglia, Basilicata e Emilia Romagna. La denuncia è partita dai genitori di una bimbo di dieci anni che si sono allarmati quando hanno scoperto le immagini presenti nella chat. Di qui sono iniziate le indagini che hanno portato a identificare la baby gang di Whatsapp.
Le "stanze degli orrori" sul deep web: 17enni pagavano per vedere bimbi uccisi in diretta
Chiedeva foto porno ai ragazzini attraverso chat e videogiochi: arrestato un 28enne
A far scattare le indagini, lo scorso giugno, sono stati i genitori di un bambino di dieci anni che hanno scoperto le immagini sulla chat del cellulare del figlio. A condividere il materiale - secondo quanto accertato dagli investigatori - erano quattro minorenni e un maggiorenne che sono stati denunciati alla Procura di Lecce con le accuse, a vario titolo, di pornografia minorile, detenzione di materiale pornografico e minacce, con l'aggravante di aver commesso i reati nei confronti di minori di 14 anni. I cinque giovani sono stati identificati dagli agenti del commissariato di Gallipoli. Si tratta di un 15enne e di un 14enne entrambi di Bologna, di un 15enne di Andria (BAT), di un 15enne di Melfi (Potenza) e di un 20enne di Barletta, unico maggiorenne.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero