Ischia, dà uno schiaffo alla guardia medica perché rifiuta di iniettare antidolorifico

Ischia, dà uno schiaffo alla guardia medica perché rifiuta di iniettare antidolorifico
Dà uno schiaffo alla dottoressa della guardia medica perché si era rifiutata di iniettare un antidolorifico a sua moglie e viene denunciato dai carabinieri. Il gesto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dà uno schiaffo alla dottoressa della guardia medica perché si era rifiutata di iniettare un antidolorifico a sua moglie e viene denunciato dai carabinieri. Il gesto violento è stato commesso da un 46enne di Mugnano che la sera del 21 luglio aveva chiesto al medico in servizio nella guardia medica dell'ospedale di Ischia di iniettare dell'antidolorifico alla propria moglie.


Napoli, torna a casa e trova la moglie con l'amante: accoltellati entrambi

Il 46enne si era presentato nella stanza del medico già con una fiala in mano ma la guardia medica non poteva eseguire l'iniezione, quindi gli ha risposto che non rientrava nelle sue mansioni e lo ha indirizzato a rivolgersi a degli infermieri o a recarsi in pronto soccorso. Così il 46enne, inizialmente si è voltato per andare via ma poi, sull'uscio della porta, si è voltato di scatto e ha colpito la dottoressa con uno schiaffo al volto.

La donna ha denunciato l'accaduto ai carabinieri della stazione di Ischia i quali hanno identificato l'uomo grazie alle dichiarazioni dei testimoni e lo hanno denunciato per violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e interruzione di pubblico servizio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero