Incidente tra motoscafi sul lago di Como, arrestata la ragazza belga alla guida della barca che ha ucciso Luca Fusi

È stata arrestata ed è ai domiciliari, in una casa di conoscenti a Lenno, la ragazza belga che ieri pomeriggio, alla guida di un motoscafo, ha travolto...

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È stata arrestata ed è ai domiciliari, in una casa di conoscenti a Lenno, la ragazza belga che ieri pomeriggio, alla guida di un motoscafo, ha travolto un’imbarcazione al largo del lago di Como. A bordo c’erano tre studenti universitari che abitano in zona e uno di loro, Luca Fusi, 22 anni, è morto sul colpo.

 

Lago di Como, motoscafo con undici turisti a bordo travolge una barca: Luca muore a 22 anni

 

Incidente tra motoscafi: due testimoni

 

Gli investigatori hanno ascoltato per tutta la notte gli undici giovani belgi, tutti tra i venti e i 25 anni, noti a Tremezzina perché qui trascorrono ogni anno le vacanze. Un punto è acclarato: alla guida c’era la ragazza, nei confronti della quale sono scattate le accuse di omicidio colposo aggravato e naufragio colposo. A differenza dell’incidente accaduto la scorsa settimana a Salò, nel quale hanno perso la vita Umberto Garzarella, 37 anni, e Greta Nedrotti con i due turisti tedeschi accusati di omicidio colposo fermati solo la mattina dopo, in questo caso gli inquirenti hanno ravvisato una sostanziale flagranza di reato. Due testimoni oculari hanno assistito allo schianto, raccontando che la barca andava molto veloce, aveva la prua alzata ed è planata su quella dove Luca Fusi e gli amici stavano prendendo il sole. Pochi minuti dopo sono arrivati gli agenti della polizia locale di Tremezzina, con il comandante Massimo Castelli che ha raggiunto il luogo dell’incidente. «Una situazione drammatica - racconta - per il ragazzo non c’era più niente da fare, gli amici caduti in acqua erano feriti e gridavano disperati. Mi sono preoccupato subito di attivare i soccorsi, ma anche di fare in modo che l’altra imbarcazione e i diportisti non si allontanassero».

 

Discrepanze

 

La ragazza arrestata è stata sottoposta all’alcol test e il risultato è negativo. La pm Antonia Pavan, titolare dell’inchiesta, ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima e affiderà una consulenza tecnica per ricostruire la dinamica. Per ora sul tavolo del magistrato ci sono la relazione del comandante della polizia locale e le audizioni degli undici belgi, su cui si sta cercando di chiarire alcune discrepanze in merito a ciò che è accaduto. In corso di verifica anche se la giovane ai comandi del motoscafo sia in possesso della patente nautica. La barca, stando ai primi accertamenti, sarebbe di proprietà dell’ex compagno della madre, e batte bandiera belga: da stabilire se in base alle norme sulla navigazione da diporto possa essere condotta anche senza permesso.

 

 

 

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Il Messaggero