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Irene stava molto carina, Anna Claudia stai tranquilla. Questo il messaggio che quanti hanno organizzato la festa per i 18 anni della ragazza mandano alla donna dispersa in mare all’Argentario dopo l’incidente nautico del 23 luglio. Ieri Irene è diventata maggiorenne. La sua carrozzina ha volteggiato leggera sotto gli occhi della mamma (una bellissima foto campeggiava sugli spalti). C’erano familiari, amici, ex maestre, squadre, ginnasti, centinaia di persone. Mancava solo lei, Anna Claudia Cartoni. Ma i suoi occhi, la sua tenacia, il suo grande cuore erano nell’aria, hanno reso toccante una festa di amore e sport dedicata a mamma e figlia. Altri al posto suo hanno organizzato un grande evento, come avrebbe voluto lei: un intero Palazzetto dello Sport, a Cisterna di Latina, ha intonato l’Happy Birthday to you per Irene, gravemente disabile, che ha riso davanti alla gigantesca torta fatta di pois, polistirolo e amore dalle cugine Monica e Cecilia.
Un raduno, “Insieme per Anna Claudia”, voluto dalle ginnaste dell’ultima squadra di serie A allenata dalla Cartoni, ex ginnasta, tecnico federale e giudice internazionale di ginnastica artistica. Uno spettacolo: 300 ginnaste impegnate in un intenso programma di gare-concorso, sotto lo sguardo della gigantografia color seppia di Anna Claudia, giudice tra i giudici delle giovani promesse in gara. «Buon viaggio Anna Claudia sei nei cuori di tutti noi» c’era scritto su un cartello che hanno alzato al cielo. La donna ha perso la vita con l’amico antiquario Andrea Coen nell’incidente tra l’Argentario e l’Isola del Giglio - dove un motoscafo guidato da un turista danese ha spaccato in due una barca a vela - ed è stata cercata per giorni nei fondali da sottomarini e mezzi speciali della Guardia Costiera, per poi essere dichiarata dispersa.
IL MISTERO
Con la figlia aveva condiviso la sua passione per lo sport, le arrampicate, le corse ai campionati mondiali di joelette, la ginnastica, i balli, i canti. «Irene sorrideva, bisogna cogliere il suo sguardo, parla con lo sguardo. Resta il mistero di quel che ha compreso. Una gran bella festa, il resto è un mistero anche per tutti noi». Per quanti l’hanno conosciuta e amata. «Una festa alla vita, che Anna Claudia amava nonostante le molte difficoltà e che aveva il coraggio di vivere fino in fondo», così la sorella Emanuela. Sugli spalti amici, le associazioni di cui faceva parte, le Federazioni sportive e tanti ragazzi disabili, arrivati per Irene. Che trascinata dall’affetto, la musica e l’allegria generale ha danzato sulla sedia a rotelle nella piccola coreografia pensata per lei da Claudia Gargiulo, ex olimpica ed allieva di Anna Claudia, una delle organizzatrici con le ginnaste della società Vertigo.
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Il Messaggero