Halloween: bambini festeggiano in oratorio, ma il prete li caccia via

PADOVA - «Noi non festeggiamo Halloween, andate fuori da qui!». Sono stati cacciati così dieci bambini delle scuole elementari che, assieme ai genitori, si...

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PADOVA - «Noi non festeggiamo Halloween, andate fuori da qui!». Sono stati cacciati così dieci bambini delle scuole elementari che, assieme ai genitori, si erano dati appuntamento all'oratorio per iniziare la serata dolcetto o scherzetto. L'episodio è accaduto ieri alla parrocchia di San Giovanni Bosco a Padova. La presenza dei bimbi travestiti da mostri e streghe non è stata gradita da don Vittorio e, alla fine, il gruppetto è stato costretto ad andarsene in fretta e furia dall'oratorio. Sconcerto e amarezza da parte delle mamme e dei papà, che ora chiedono al parroco di scusarsi per quei modi tanto bruschi.


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«Non ci è piaciuto il comportamento di don Vittorio ammette un genitore che preferisce rimanere anonimo Non ce lo saremmo mai aspettato. Non ha senso sgridare così dei  bambini dai 6 ai 10 anni che desiderano solo divertirsi assieme. Loro non hanno colpe, non comprendono tutta questa cattiveria insensata. Mio figlio mi ha chiesto perché è stato mandato via e io non ho saputo rispondere. Dispiace vedere che qualcuno gli ha tolto il sorriso in un momento di festa e serenità». 
Il gruppo, come ogni anno, aveva scelto come punto di ritrovo la parrocchia in zona Paltana. «Nessuno di noi aveva intenzione di passare la serata lì afferma il genitore -. Era solo il punto di partenza per il giro di quartiere per dolcetto o scherzetto. Ovviamente i bambini sono sempre stati sotto la nostra tutela. Si passeggia, si suonano i campanelli delle case e si chiedono caramelle o biscotti. Don Vittorio lo sapeva bene, per cui cacciarci così è stato un gesto del tutto gratuito. Credo che una parrocchia debba essere un punto d'incontro aperto a tutti, nessuno deve sentirsi escluso, tanto meno i bambini del paese che la frequentano quotidianamente». 

LA TRADIZIONE
Non è una novità che la Chiesa consideri lontano dalla tradizione cristiana il carnevale lugubre alla vigilia (Eve) di Ognissanti (All Hallows). «Halloween non fa parte della nostra cultura, sarebbe meglio non festeggiarlo si difende Don Vittorio -. Non fa parte della nostra storia, non ne condivido i valori e il modo di pensare. Comunque i genitori hanno esagerato, in oratorio erano già in corso due feste di compleanno e c'erano i bambini del doposcuola. Non c'era spazio. Loro non hanno chiesto autorizzazione per un'altra festa, per questo ho chiesto che andassero via». 

IN MUNICIPIO

Se tanti cristiani parlano di Halloween come una festa che inneggia all'oscurità e a Satana, molti altri invece la ritengono semplicemente un'occasione in più per festeggiare. I due volti di Halloween si sono rivelati anche a Padova: se in parrocchia è proibito riunirsi, in Comune tutto è permesso. Ieri sera il sindaco Sergio Giordani ha accolto a Palazzo Moroni una delegazione di bambini mascherati, regalando caramelle e dolcetti a tutti. Il primo cittadino padovano ha pubblicato un post ironico su Facebook e, accanto alla foto dei bimbi, ha commentato «Gli scherzetti mi piacciono sempre!». Le correnti pro e anti Halloween si tacciono in ospedale. Ieri i volontari Ail hanno portato in dono ai bambini ricoverati in Oncoematologia pediatrica biscotti a forma di fantasmini, zucche e pipistrelli. «Buoni da paura! Una giornata spaventosamente indimenticabile e piena di emozioni!» scrive Ail Padova sui social network. A conferma che per dominare la paura, a volte, può bastare un sorriso. 
Elisa Fais Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero