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Minacce di attacchi hacker al settore dell'assistenza sanitaria italiana sono apparse su un manifesto emesso da “Groove cyber crime group”, una 'crew' criminale che ha chiamato a raccolta altri gruppi analoghi per rispondere alle azioni condotte dalle agenzie Usa contro 'Revil', gang di provenienza russa specializzata in ransomware e ritenuta responsabile dell'attacco del maggio scorso al Colonial Pipeline negli Stati Uniti. L'intento è colpire gli Usa ed i suoi alleati. Fonti del settore sanitario italiano - apprende l'Ansa - hanno riferito che l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha già allertato da giorni i potenziali target sui possibili rischi suggerendo adeguate contromisure per contrastare il possibile attacco.
Roma, attacco hacker all'ospedale San Giovanni: «In tilt tutto il sistema»
Le minacce sono arrivate il giorno succesivo a un attacco hacker a danno di aziende italiane. Dopo quello subito la scorsa settimana dalla Siae, ieri l'ultima vittima è stato il gruppo alimentare San Carlo-Unichips, colpito da un ransomware, ma nei giorni scorsi anche Artsana Group è finita sotto attacco informatico. «In Italia il 50% delle aziende è a rischio ransomware», spiega Marco Ramilli, fondatore e Ceo della società di sicurezza Yoroi. Nel caso di San Carlo ad agire è stato il ransomware noto come Conti, come tutti i malware di questo tipo limita l'accesso del sistema infettato e predispone lo sblocco solo dopo il pagamento di un riscatto.
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