Giulio Guariento, malore fatale: il musicista trovato morto in casa a Padova dalla sorella

È stato trovato senza vita dalla sorella nel suo appartamento. È stato un malore mortale, forse collegato all'uso di stupefacente, a stroncare Giulio Guariento,...

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È stato trovato senza vita dalla sorella nel suo appartamento. È stato un malore mortale, forse collegato all'uso di stupefacente, a stroncare Giulio Guariento, un musicista trentaquattrenne originario di Mantova ma da diversi anni trapiantato a Padova. Il giovane era molto noto negli ambienti musicali. Da tempo si esibiva in pubblico come chitarrista e recensiva altri gruppi e band emergenti nel suo frequentato profilo Facebook. Anche se costituiva la sua grande passione, la musica non era la professione del 34enne che conduceva da qualche anno un'attività commerciale affittando, in società con la fidanzata, degli appartamenti in centro a Padova, in via Rogati, come Bed&breakfast.

LA SCOPERTA
Guariento da due anni aveva preso in affitto un alloggio a Castelnuovo a due passi dalla chiesa. La gente della frazione lo vedeva spesso passeggiare con la sua ragazza ed il suo labrador nero.

Giulio Guariento, l'ombra delle droghe

 

È stata la sua padrona di casa, non vedendolo in giro da qualche giorno, ad insospettirsi. La donna, in assenza della fidanzata che stava trascorrendo un periodo di vacanza all'estero, ha così avvisato la sorella del giovane. Ma per lei, è stato impossibile, dopo ripetuti richiami, farsi aprire la porta dal fratello. Il suo terribile sospetto l'ha indotta a chiamare i carabinieri di Teolo ed i vigili del fuoco. Appena i militari hanno aperto la porta la scena del trentaquattrenne senza vita si è presentata in tutta la sua drammaticità.

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Giulio era conosciuto dagli amici come una persona sensibile e vivace. Sulla sua strada tuttavia si purtroppo allungata l'ombra dello stupefacente, dal quale aveva voluto sottrarsi cercando aiuto nella comunità di San Patrignano. Nella comunità fondata da Muccioli, Giulio era rimasto due anni, dedicandosi anche a lavori umili duri. Aveva comunque raccontato l'esito di quell'esperienza con orgoglio, sicuro com'era che la droga non lo minacciasse più. La musica del resto era diventata un'occupazione sempre più importante nella sua vita. Mostrava una grande padronanza della chitarra ed una conoscenza dei generi musicali. Anche la vita a Teolo gli piaceva ma non socializzava in modo intenso con la gente del paese, che lo descrive come una persona molto educata ma riservata. Sul luogo del ritrovamento del corpo senza vita sono stati i carabinieri di Abano a compiere i primi rilievi. Sul malore mortale non sembrano tuttavia essere dubbi di sorta, al punto che l'autorità giudiziaria non ha disposto l'esame autoptico sulla salma.
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Il Messaggero