L'Unione Italiana Ciechi celebra il 21 febbraio la Giornata nazionale dell'alfabeto Braille: «Ha cambiato il modo di vivere di milioni di persone»

L'alfabeto Braille
Un alfabeto che ha migliorato la vita di milioni di persone. È il Braille che permette ai ciechi e agli ipovedenti di leggere e scrivere attraverso il tatto. E il...

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Un alfabeto che ha migliorato la vita di milioni di persone. È il Braille che permette ai ciechi e agli ipovedenti di leggere e scrivere attraverso il tatto. E il 21 febbraio si celebra la Giornata nazionale. Attraverso questo alfabeto i non vedenti possono scrivere, leggere e comunicare. Ed è quindi imprescindibile per la loro integrazione nel tessuto sociale, scolastico, lavorativo e culturale di ogni comunità.

 

 

Come funziona l'alfabeto Braille

Il Braille è basato su 6 punti in rilievo che possono combinarsi per rappresentare lettere dell’alfabeto, numeri, segni di interpunzione, simboli matematici, informatici, musicali e chimici. Venne inventato nel 1829 da Louis Braille ed è stato di particolare importanza in questo momento di emergenza sanitaria, in cui prevale il ricorso alla didattica a distanza. Una situazione che mette ancora più in evidenza la necessità di rafforzare competenze e ruolo degli insegnanti, anche per quanto riguarda la conoscenza del Braille.

L'evento dell'Unione Italiana Ciechi

Per l'occasione, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), ha organizzato il 19 febbraio un evento nazionale insieme al Club Italiano del Braille. Ed è stato l’occasione per approfondire lo studio e l'insegnamento del Braille, insieme alle sue molteplici applicazioni pratiche - che vanno dalla musica alla matematica all’apprendimento delle lingue straniere – e la sua imprescindibilità nel percorso di inclusione sociale e autonomia culturale delle persone disabili visive.

 

 

 

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Il Messaggero