«Sono in Italia per rubare»: così Vitalie Tonjoc, il moldavo ucciso da Fredy Pacini nella sua azienda di gommista, aveva risposto qualche tempo fa ai poliziotti...
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Uno stratagemma per eludere la polizia: a suo nome c’era invece una sfilza impressionante di precedenti penali: ricettazioni, lesioni personali, danneggiamenti, furti in case e garage, tantissimi i reati a carico del moldavo, che si sarebbe salvato la vita se si fosse costituito dopo la condanna. E invece lo scorso 27 novembre è entrato nell’officina di Fredy Pacini per derubarlo, ed è stato ferito a morte dal gommista toscano.
Fredy, ora sotto accusa per eccesso colposo di legittima difesa, dormiva in azienda da 4 anni, dopo decine di furti subìti, e non ha avuto remore a sparare, duramente provato dalla frustrazione. Secondo i suoi legali, il moldavo sarebbe stato ucciso da un proiettile rimbalzato in modo strano: dall’esame balistico emergerà la verità (forse) definitiva.
Il Messaggero