Fratelli annegano nel Lago d'Iseo, non sapevano nuotare

Fratelli di 16 e 17 anni muoiono annegati nel lago d'Iseo
Non ce l'hanno fatta i due ragazzini di 16 e 17 anni, di origine pakistana, che ieri sera sono stati recuperati dai soccorritori nelle acque del lago d'Iseo...

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Non ce l'hanno fatta i due ragazzini di 16 e 17 anni, di origine pakistana, che ieri sera sono stati recuperati dai soccorritori nelle acque del lago d'Iseo all'altezza di Tavernola Bergamasca dove, poco dopo le 18, si erano immersi per un bagno pur non sapendo nuotare. I due si chiamavano Waqas e Hassan Muhammad e avevano rispettivamente 16 e 17 anni: il primo abitava con i genitori e altri due fratelli - tra cui Awais, il diciottenne che ha tentato di soccorrere entrambi rischiando a sua volta di annegare ma soccorso dai bagnanti - mentre il secondo era giunto in Italia soltanto tre giorni prima della tragedia, il 13 agosto, per qualche settimana di ferie ma con l'obiettivo di cominciare a lavorare nel nostro Paese e continuare a vivere nella Bergamasca. 


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Waqas viveva invece da dieci anni ad Azzano San Paolo, centro di quasi ottomila abitanti alle porte di Bergamo e già balzato agli onori delle cronache per la drammatica morte di altri due giovani una decina di giorni fa: Luca Carissimi e Matteo Ferrari, 21 e 18 anni, di Bergamo, travolti e uccisi dall'auto guidata da Matteo Scapin, 33 anni, proprio sulla strada provinciale fuori Azzano e poco dopo una lite alla discoteca Setai, ora chiusa dal questore di Bergamo per tre mesi.

A distanza di una decina di giorni questa ulteriore duplice tragedia per il paese, dove la famiglia dei due ragazzini è molto ben integrata. Il sedicenne Waqas aveva frequentato la terza superiore a Bergamo, mentre il fratello che si è salvato si è diplomato sempre a Bergamo lo scorso giugno. Il primo a entrare in acqua - hanno ricostruito i carabinieri di Tavernola - è stato il diciassettenne da poco giunto in Italia. Subito in difficoltà per una buca improvvisa trovata sul fondale, è stato soccorso dal fratello sedicenne, che a sua volta si è trovato in difficoltà. Allora anche il terzo fratello, il diciottenne, è corso in loro aiuto, ma i due sono stati inghiottiti dalle acque del Sebino.


Solo Awais è stato subito salvato dai bagnanti che gli hanno lanciato una ciambella. I due fratelli sono stati recuperati dopo mezz'ora dai sommozzatori dei vigili del fuoco e trasferiti in condizioni disperate con due elicotteri del 118, uno all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e l'altro al Civile di Brescia. Entrambi sono morti la notte scorsa. «Altre due giovani vite spezzate - commenta il senatore bergamasco Roberto Calderoli -, un'altra tragedia difficile da accettare: una preghiera per questi due giovanissimi ragazzi di origine pakistana, per il loro fratello che ha cercato di salvarli e per fortuna almeno lui è sopravvissuto, per questa famiglia così terribilmente colpita da questo doppio lutto a cui mando un abbraccio intenso».
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Il Messaggero