Firenze, fratelli belgi trovati senza vita in hotel, in camera alcol e droga: ma è giallo

Firenze, fratelli belgi trovati senza vita in hotel, in camera alcol e droga: ma è giallo
Ci sono sicuramente degli aspetti da chiarire nella morte di Dries e Robbe De Ceuster, di 27 e 20 anni, i due giovani fratelli belgi trovati senza vita ieri in un hotel del centro...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ci sono sicuramente degli aspetti da chiarire nella morte di Dries e Robbe De Ceuster, di 27 e 20 anni, i due giovani fratelli belgi trovati senza vita ieri in un hotel del centro di Firenze. A scoprire i corpi è stato il padre ieri intorno alle 15: i due ragazzi erano ancora nei letti, entrambi morti, senza nessun segno di violenza. Nella stanza bottiglie vuote e tracce di droga. Oggi il pm Giacomo Pestelli, a cui sono affidate le indagini, disporrà l'autopsia, indispensabile per capire almeno la causa della morte.


Firenze, fratelli belgi morti in albergo a causa di un mix alcol-droga. Domani l'autopsia
 



L'IPOTESI
Fino a tarda sera ieri la squadra mobile e la polizia scientifica hanno proseguito gli accertamenti nella stanza dell'hotel Minerva, il bell'albergo di piazza Santa Maria Novella, addossato alla basilica, ma non sono emerse indicazioni su quale possa essere stata la causa dei decessi: l'ipotesi più verosimile al momento, in assenza di altri elementi, è quella di un'overdose, anche se non è stato ipotizzato quale possa essere la sostanza implicata, né si sono registrati altri casi del genere a Firenze negli ultimi mesi. I due fratelli, residenti in due cittadine vicine ad Anversa, stavano trascorrendo alcuni giorni di vacanza con il padre e la matrigna a Firenze. È stato proprio il padre a riferire alla polizia di essere entrato in mattinata nella stanza dei ragazzi e aver notato che stavano dormendo. «Erano vivi ha riferito agli inquirenti e stavano entrambi respirando». Nulla sul momento lo ha insospettito. Solo più tardi, intorno alle 15, è tornato di nuovo nella camera, vicina alla sua, per verificare come mai non fossero ancora usciti. È stato allora che ha fatto la drammatica scoperta e ha dato l'allarme, ma per i due giovani non c'era ormai nulla da fare.

I MEDICINALI

Dai primi rilievi nella stanza non sarebbero emersi elementi per fare chiarezza. Su un comodino sono stati trovati dei medicinali e in un primo momento è circolata l'ipotesi che si potesse essere trattato di un'overdose da mix di farmaci, ma da quanto riferito non si tratterebbe di sostanze pericolose, né è stato ipotizzato che si possa trattare di un duplice suicidio. Dunque, la pista resta quella del mix letale alcol-droga. Il padre e la matrigna dei ragazzi sono stati sentiti a lungo dagli inquirenti, ma non sarebbero finora emersi elementi utili. Per la famiglia si trattava di una vacanza normale, come quelle dei tanti turisti che ancora a ottobre affollano il centro del capoluogo toscano. In attesa dei risultati degli esami, gli inquirenti dovranno ricostruire l'ultima notte dei due ragazzi, e per far questo saranno certamente passate al vaglio le decine di telecamere di sicurezza della rete comunale, presenti in particolare nel centro storico, che già in passato si sono rivelate cruciali. Il mistero resta: i due ragazzi non sembra avessero manifestato problemi e, nel caso si sia trattato di overdose, resta da chiarire dove si sarebbero procurati la sostanza che li ha uccisi; se l'abbiano portata con loro dal Belgio, o se l'abbiano acquistata in Italia. Se infatti nel centro storico fiorentino non mancano i luoghi di spaccio, soprattutto nelle aree della movida notturna, da molto tempo non risultavano altri decessi legati alla droga.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero