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Si chiamano entrambi Francesco Pio. Uno ha sparato, l'altro è morto. Il 20enne Francesco Pio Valda è stato fermato con la grave accusa di omicidio volontario, aggravato dalle modalità mafiose, di Francesco Pio Maimone. Quest'ultimo, 18 anni, è stato freddato da un colpo di arma da fuoco esploso al culmine di una lite per futili motivi, la notte tra domenica e lunedì scorsi, davanti a un chiosco sulla strada degli chalet del lungomare di Napoli.
Dopo l'omicidio, Francesco Pio Valda sarebbe rientrato nel suo quartiere di origine, Barra, accompagnato da una persona a lui vicina. Dal luogo della tragedia si è allontanato subito dopo gli spari e una persona l'ha caricato in macchina. Circa la dinamica dell'accaduto, sembrerebbe che il presunto autore dell'omicidio abbia sparato - prima qualche colpo in aria e poi sulla folla - mentre si stava allontanando dal chioschetto dove è scoppiata la lite, quando ormai era nei pressi di un altro chalet vicino.
La Squadra Mobile l'ha scovato ieri, al termine di indagini, a casa di alcuni conoscenti, nel quartiere Ponticelli. La polizia, grazie ad alcune attività, ha individuato il luogo dove si era nascosto e nel pomeriggio il giovane è stato fermato. Al momento non è chiaro a chi fosse destinata contro quale giovane Valda abbia sparato.
Chi è Francesco Pio Valda
Il padre del ragazzo fermato è stato ucciso in un agguato di camorra nel 2013: a sparare, hanno ricostruito gli inquirenti, erano stati i sicari del clan Cuccaro, perché l'uomo era passato nel gruppo scissionista degli Amodio-Abrunzo.
Francesco Pio Valda era reduce da un percorso di riabilitazione, dopo essere finito in manette nel 2021 - ancora minorenne - per spaccio di stupefacenti. Gli agenti trovarono in casa 400 grammi di hashish e una pistola replica. L'avvocato Antonio Iavarone, legale del presunto assassino, spiega: «Il fratello Luigi, che ho seguito insieme con Francesco Pio, è in carcere per tentato omicidio.
«Lo Stato ha cercato di recuperare entrambi e per Francesco Pio - tiene a precisare Iavarone - sembra fosse cosa fatta. Era stato arrestato insieme con Luigi per spaccio di sostanza stupefacenti. All'epoca era minorenne. Il Tribunale accordò la "messa alla prova" che Francesco Pio riuscì a superare con successo. E infatti, il reato contestato venne dichiarato estinto. Poi all'alba di lunedì la tragedia. È caduto nuovamente nel contesto criminale dal quale sembra fosse uscito».
Francesco Pio Valda sui social: Scarface, il lusso, i numeri 6 e 20
Sui social di Francesco Pio Valda ci sono riferimenti ai numeri 6 e 20, che starebbero per "F" (sesta lettera dell'alfabeto) e "V" (la ventesima), la sigla della "Famiglia Valda". Una sorta di firma, una dichiarazione d'appartenenza al clan. Fra le foto pubblicate appare anche un quadro che raffigura Al Pacino in "Scarface", l'ormai iconico narcotrafficante del film di Brian De Palma. Tutti segnali che mostrano la vicinanza del giovane a un certo immaginario che vede nella vita criminale un modello da seguire.
E poi foto con vestiti di lusso e l'ultimo iPhone. Francesco Pio Valda, secondo quanto ricostruito, avrebbe fatto fuoco sul lungomare di Napoli a causa di un drink rovesciato sulla sua scarpa.
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