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Conto svizzero scoperto durante l'inchiesta sulle forniture di camici alla Regione Lombardia: nuove accuse contro Attilio Fontana. La procura di Milano ha inoltrato una richiesta di rogatoria alle autorità svizzere per chiarire la posizione del presidente della Regione Lombardia che nel 2016 aveva regolarizzato la sua posizione con una voluntary disclosure.
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Fontana risulta ora indagato, secondo fonti della procura, per falsa dichiarazione in voluntary e autoriciclaggio. L'inchiesta nata dalla fornitura di alcuni camici da parte di una società riconducibile al cognato alla Regione aveva svelato la disponibilità per Fontana di un conto svizzero di oltre 5 milioni di euro, ereditato dalla madre, soldi regolarizzati con la voluntary disclosure.
La difesa
«Il comunicato della Procura della Repubblica dà conto della volontà del Presidente Fontana di non lasciare ombra alcuna in ordine alla procedura della Voluntary, su cui i magistrati intendono fare chiarezza definitiva». Così i legali del governatore lombardo Attilio Fontana, gli avvocati Jacopo Pensa e Federico Papa, si esprimono in relazione alla nota della Procura milanese, che oggi ha avviato una rogatoria in Svizzera nell'ambito di una tranche di indagine scaturita dal cosiddetto "caso camici".
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