Gravità, relatività e particelle. E' il più grande e affascinante problema dell'intera fisica teorica: come conciliare Meccanica Quantistica e Teoria...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Fisico del Cern e associato Infn, Ferrara, nato a Roma 74 anni fa, è premiato con Daniel Freedman (Mit e Stanford University) e Peter van Nieuwenhuizen (Stony Brook University) hanno vinto un valore complessivo di 3 milioni di dollari, per essere stati gli architetti della Supergravità e la cerimonia di consegna del premio è in programma negli Stati Uniti il 3 novembre, presso lo storico Hangar 1 della Nasa, vicino Mountain View. Formulata nel 1976, la teoria della Supergravità è riuscita a integrare con successo la descrizione della forza di gravità con quella delle particelle fondamentali utilizzando gli strumenti della fisica quantistica.
«Quando pensiamo alle grandi opere dell'immaginazione umana, spesso ci riferiamo all'arte, alla musica e alla letteratura, ma alcune delle creazioni più profonde e belle sono quelle della scienza», ha rilevato Milner. «La supergravità ha ispirato i fisici per decenni e potrebbe contenere profonde verità sulla natura della realtà», ha aggiunto.
«E' straordinario che le equazioni di Einstein ammettano la generalizzazione che conosciamo come supergravità», ha rilevato nella motivazione il presidente del Comitato scientifico che ha selezionato i vincitori, Edward Witten dell'Istituto per gli Studi Avanzati di Princeton, uno dei più autorevoli fisici e matematici contemporanei. Istituito nel 2012 e assegnato dai più prestigiosi ricercatori del mondo, il premio Breakthrough si è affermato in breve tempo come uno dei premi scientifici internazionali più prestigiosi ed è assegnato per la matematica, le Scienze della vita e la fisica fondamentale.
«È stata una grande sorpresa, non ci pensavamo assolutamente», ha detto Ferrara riferendosi anche ai colleghi premiati con lui «in passato ho vinto premi importanti, ma non di questa caratura: francamente non ci aspettavamo questo premio, così prestigioso da essere confrontabile al Nobel e assegnato da scienziati di altissimo livello: siamo molto contenti.
Prossima frontiera: il gravitino, che il gigante degli acceleratori Lhc potrebbe trovare. «Se venisse scoperto, perché significherebbe trovarsi a tu per tu con qualcosa di mai visto finora perché va oltre i confini della
fisica tradizionale che siamo abituati a conoscere» ha concluso Ferrara. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero