«Mamma, sto male», ma l'ospedale non le permette di vedere il figlio per il Covid: 23enne muore da solo

«Mamma, sto male», ma l'ospedale non le permette di vedere il figlio per il Covid: 23enne muore da solo
«Mamma sto male» ma l'ospedale non le permette di andare a trovare il figlio. È morto solo, a 23 anni, all'ospedale San Giovanni di Dio di Firenze...

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«Mamma sto male» ma l'ospedale non le permette di andare a trovare il figlio. È morto solo, a 23 anni, all'ospedale San Giovanni di Dio di Firenze perché, a causa del Covid, i sanitari hanno negato ai familiari l'accesso al reparto in cui il giovane era ricoverato malato di piastrinopenia. È quanto raccontato dalla famiglia del giovane alla trasmissione Agorà, in onda su Rai3, nei giorni scorsi. Il giovane, secondo quanto riferito dai familiari, si è sentito male a casa ed è stato portato all'ospedale San Giovanni di Dio, anche detto di Torregalli, dove è rimasto per quattro giorni.

«Un pomeriggio - ha raccontato la madre - mio figlio mi ha chiamata dicendo che non riusciva a respirare e che aveva l'ossigeno. Ho telefonato in reparto perché non mi avevano nemmeno chiamato per dirmi che gli mettevano l'ossigeno e mi dicono che la situazione è grave, allora gli ho detto di farmi entrare. E mi hanno detto: 'Signora non la possiamo far entrare per il Covid, può portare qualche focolaio'». Poi, durante la notte la famiglia è stata avvertita della morte del giovane. «Ci hanno fatto entrare in tre quando era morto - ha riferito il nonno - ma non hanno fatto entrare una persona quando era vivo, per fargli avere un conforto dalla mamma».

Il direttore di medicina interna dell'ospedale San Giovanni di Dio, sentito dalla trasmissione, ha spiegato che «ci sono cose che non hanno delle regole precise e vanno interpretate sul momento e forse non sempre si interpretano nella maniera corretta. Io stesso se potessi tornare indietro e fare qualcosa lo avrei sicuramente fatto e di questo ne prenderemo atto. Anche nelle esperienze peggiori bisogna trarre qualche seme per fare meglio nelle prossime situazioni».

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Il Messaggero