Professoressa era finta invalida dal 2008: la Finanza sequestra 181.000 euro

Si recava a sostenere le visite periodiche di controllo da invalida al 100%, seduta su una sedia a rotelle e intanto gestiva un'agenzia di finanziamenti e prestiti a privati a...

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Si recava a sostenere le visite periodiche di controllo da invalida al 100%, seduta su una sedia a rotelle e intanto gestiva un'agenzia di finanziamenti e prestiti a privati a 51 chilometri dalla sua città che raggiungeva guidando la propria automobile. Ha dell'inverosimile la vicenda di una professoressa di Corigliano Rossano,47 anni, che dal 2008 incassava anche lo stipendio da docente in una scuola di Canosa di Puglia, dove però non era mai andata grazie ad una serie di certificati di malattia. 


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A scoprire la presunta truffa sono stati gli uomini della Compagnia della Guardia di finanza di Corigliano Rossano, che già a novembre scorso avevano individuato la situazione segnalandola alla Procura di Castrovillari, che ha coordinato le indagini. Gli elementi all'epoca sono stati approfonditi anche attraverso una serie di attività di appostamento e pedinamento, documentando quanto osservato con riprese video e foto. È emerso così, a più riprese, che la falsa invalida raggiungeva ogni giorno Cosenza alla guida della propria auto, in assenza di qualsiasi ausilio o dispositivo di assistenza, per gestire un'agenzia di finanziamenti e prestiti ai privati. 

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Tornata a casa, la donna adempiva regolarmente i propri doveri di madre e donna di casa. Tutto questo al contrario di quanto attestavano gli esami medici in possesso dell'Inps e alla base del riconoscimento della sua invalidità totale. Durante le indagini sono stati sentiti i medici che hanno effettuato le visite di revisione nel corso del tempo, i quali, dopo aver visionato le riprese video e le foto scattate dai militari, non hanno potuto fare altro che rilevare una condizione nettamente diversa rispetto a quella riscontrata nel corso delle visite periodiche.


L'ennesima sorpresa i finanzieri l'hanno avuta dall'esame dei conti correnti della donna: è emerso, infatti, che, oltre alle erogazioni dell'Inps, percepiva lo stipendio da insegnante pur non avendo mai svolto l'attività proprio in virtù di prescrizioni mediche ottenute in maniera fraudolenta. La donna, nei confronti della quale è stato emesso un sequestro preventivo di beni pari a 181 mila euro, è indagata per truffa ai danni dell'Inps. 
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Il Messaggero